Il primo appuntamento di preghiera: martedì 18, alle ore 17, nella basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia, una Messa ricorderà Giorgio Cini, a 41 anni dalla morte.
La liturgia sarà presieduta da padre Norberto Villa, Abate emerito di Praglia e Priore di San Giorgio Maggiore.
Vittorio Cini, imprenditore, mecenate e collezionista, uno degli artefici del rinascimento veneziano del Novecento, si spegneva infatti il 18 settembre 1977 a Venezia.
Nato a Ferrara il 20 febbraio 1885, si era formato all’etica del lavoro e dell’impresa prima collaborando con l’azienda paterna specializzata in opere di costruzioni e infrastrutture, poi avviando nei medesimi settori rilevanti iniziative durante il periodo della “grande guerra” (fu ufficiale di cavalleria), promuovendo inoltre società di navigazione, di armamento e di assicurazioni.
Trasferitosi a Venezia, dove acquistò il palazzo sul Canal Grande a San Vio, intrecciò un saldo legame con gli ambienti cittadini, primo fra tutti con Giuseppe Volpi, sviluppando interessi in imprese elettriche (Società “Cellina”, SADE), del turismo d’élite (CIGA), di costruzioni (la società per le opere infrastrutturali di Marghera), di comunicazioni, di trasporti e altre.
Nel 1918 sposò la grande attrice Lyda Borelli da cui ebbe quattro figli (Giorgio, Mynna, Ylda e Yana).
Tra le numerose cariche fu “Commissario straordinario” e poi Presidente della società siderurgica Ilva (dal 1921 al 1939), “fiduciario del governo” per il riassetto della struttura agraria del ferrarese (1927), Senatore del Regno dal 1934 e, dal 1936, Commissario Generale dell’Ente Esposizione Universale di Roma (E42).
Si dissociò dal regime fascista nel giugno 1943, dopo essere stato per circa quattro mesi ministro delle comunicazioni, anticipando il pronunciamento del Gran Consiglio del 25 luglio e per questo fu catturato dopo l’8 settembre dai tedeschi e internato nel campo di concentramento di Dachau.
Liberato avventurosamente dopo parecchi mesi di prigionia, nel giugno 1944, dal figlio Giorgio, sostenne, anche con consistenti contributi finanziari, il movimento della Resistenza.
Il 31 agosto 1949, a soli 30 anni, Giorgio morì in un incidente di volo presso Cannes. Il padre in sua memoria, istituì il 20 aprile 1951 la Fondazione che ne porta il nome, destinando ad essa e al restauro dell’Isola di San Giorgio Maggiore – ristrutturata a scopi culturali, sociali e formativi ed espositivi – un consistente patrimonio.
Vittorio Cini verrà ricordato anche venerdì 21 settembre, alle ore 21, con un concerto di Ubaldo Rosso e Nicolò Sari, nella chiesa dei Gesuati alle Zattere a Venezia.
Sabato 22 alle ore 17, il programma del concerto verrà replicato nella Basilica di San Giorgio Maggiore. Domenica 23 alle ore 11, si farà memoria di Cini in occasione della Messa cantata in onore dei Tre Papi nella chiesa di San Rocco a Venezia.
Ancora domenica 23 settembre alle ore 18, una Messa verrà celebrata da mons. Ivano Casaroli, direttore di Casa Cini nella Cattedrale di Ferrara
Domenica 30 settembre, infine, alle ore 20.30, si terrà un concerto del Festival Galuppi a ricordo della fine della Grande Guerra, nella Sala Capitolare della Scuola Grande di San Rocco a Venezia.