In tre facevano le guide turistiche a Venezia, ma non erano autorizzati. Altri tre avevano l’autorizzazione, ma non denunciavano i ricavi. E due barche utilizzate per i giri per i canali veneziani non avevano il permesso per svolgere il servizio di “boat tour”.
È il risultato dei controlli svolti in questi giorni dalla Guardia di Finanza di Venezia, nell’ambito dell’azione di contrasto all’abusivismo nel settore delle guide turistiche e dei tour in barca per i canali.
Nei giorni scorsi sono stati monitorati numerosi gruppi di visitatori in giro per le calli di Venezia, allo scopo di verificare se gli accompagnatori delle comitive fossero in possesso della prescritta autorizzazione per l’esercizio della professione di guida turistica e se fossero adempiuti gli obblighi di documentazione fiscale dei compensi percepiti.
I controlli eseguiti dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano e dalla Compagnia Pronto Impiego di Venezia hanno portato alla verbalizzazione, con sanzioni pecuniarie che vanno dai 1.000 ai 4.000 euro, di 3 soggetti per esercizio dell’attività di guida turistica in mancanza di autorizzazione. In altri 3 casi è stata contestata la mancata certificazione dei corrispettivi percepiti da parte di guide regolarmente abilitate e dotate di partita IVA.
In collaborazione con la Stazione Navale della Guardia di Finanza della Giudecca, i citati Reparti hanno inoltre effettuato controlli ai cosiddetti “boat tour”, ossia a giri in barca a pagamento per i canali di Venezia, della durata di circa un’ora e talvolta accompagnati da aperitivo, offerti su siti internet specializzati ai turisti per lo più stranieri.
A seguito dei controlli, in 2 casi è stato riscontrato che l’imbarcazione utilizzata per il “boat tour” era una semplice unità da diporto, utilizzabile solo per fini privati e non per giri turistici a pagamento. Ai responsabili è stata applicata una sanzione pecuniaria dell’importo minimo di 2.775 euro ed è stata revocata la patente nautica.