Si sono conclusi i lavori di protezione dei sotterranei della Basilica di San Marco e del Palazzo Patriarcale dal lato di rio Canonica. L’intervento è consistito nella realizzazione di opere importanti di impermeabilizzazione e nell’inserimento di paratie interne e infissi stagni.
Lo annuncia la Procuratoria di San Marco, che ha interamente finanziato il cantiere, che ha richiesto oltre un anno di lavoro.
L’area interessata dai lavori, sul retro della Canonica affacciata sull’omonimo rio, ha una quota sul livello del mare particolarmente bassa: perciò l’acqua lagunare iniziava ad entrare nei sotterranei non appena superava il livello di 70 centimetri e raggiungeva anche la cripta della Basilica di San Marco. L’evento più grave è avvenuto nel 2019, in occasione dell’acqua granda eccezionale, quando l’acqua entrò dalle finestre della cripta.
Questo intervento completa perciò le misure di protezione di tutta la Basilica, completando sul retro l’opera di salvaguardia già presidiata sul fronte e sul lato dalla barriera di vetro realizzata in Piazza San Marco.
Oggi, inoltre, è iniziata l’installazione del nuovo cantiere per la manutenzione della facciata sud dell’Ateneo San Basso, che si trova in Piazzetta dei Leoncini, a lato della Basilica. I lavori avranno una durata di cinque mesi, secondo il cronoprogramma di progetto.
Il progetto è stato predisposto dal Proto di San Marco architetto Mario Piana e autorizzato dalla Soprintendenza.
L’intervento sulla facciata esterna dell’Ateneo San Basso è la prima fase di una iniziativa strategica decisa dal Consiglio di Procuratoria per valorizzare quell’edificio e trasferirvi alcuni servizi ospitati finora dentro il nartece della Basilica: infopoint e shop.
Entro il 2026 l’Ateneo San Basso aprirà ai visitatori e la Basilica avrà il nartece completamente restaurato e libero da ogni manufatto, nel suo originario splendore.