«Per ritenermi all’altezza di questa responsabilità credo abbiano visto in me qualcosa che io ancora non vedo. È il mio primo incarico e il senso di inadeguatezza è inevitabile, ma l’importante è non aver paura di avere paura, poiché la paura è un sentimento sano, umano». Sono le prime parole a caldo di padre Vincenzo Torrente a pochi giorni dall’annuncio ufficiale, avvenuto durante la Messa di domenica scorsa, del nuovo incarico assegnatogli.
Dalla fine di settembre – probabile domenica 24, giorno in cui la comunità festeggia tradizionalmente l’Addolorata – sarà infatti il giovane padre canossiano, da tre anni già impegnato nelle attività dell’oratorio e nell’animazione dei più giovani, ad assumere il ruolo di parroco di San Giobbe, a Cannaregio.
Padre Giacomo Giacomin si appresta dunque a salutare la sua comunità dopo sette anni di operato – di cui quattro da parroco – e a raggiungere quella di Feltre per la quale presterà servizio come superiore al posto di padre Luciano che, intorno alla metà di settembre, raggiungerà al suo posto la parrocchia veneziana.
«Sono sereno – afferma padre Giacomo – i cambi fanno parte del nostro spirito. Ringrazio i parrocchiani per il tempo trascorso insieme e chiedo loro di continuare a crescere sostenendo il nuovo parroco».
Definire i progetti e le attività future è ancora prematuro, ma padre Vincenzo ha le idee ben chiare su quale debba essere il proprio impegno nel quale coinvolgere la comunità tutta: far conoscere Gesù nel profondo, far sì che – proprio secondo l’invito della Maddalena – le persone instaurino con Lui una relazione profonda. Una priorità assoluta, questa, accanto al desiderio di poter continuare a seguire da vicino i ragazzi dell’oratorio fra proposte ed iniziative a loro dedicate. Nessuna meta da prefissarsi in questo nuovo inizio tutto da scrivere, se non quella di camminare, giorno dopo giorno, sempre più verso il cuore di Dio. «Bakhita sosteneva che ognuno di noi ha il suo ruolo secondo la volontà di Dio. Io – continua padre Vincenzo – ho sempre cercato di rispondere alla Sua volontà e cercherò di farlo anche questa volta».
Marta Gasparon