Stazione Marittima operativa. Da mercoledì 19 gennaio è il nuovo, principale punto tamponi della città di Venezia. Sostituisce il Giustinian, chiuso per l’inadeguatezza della struttura nell’accogliere le tante persone che devono sostenere il test sul Covid, e ogni giorno processa circa 320 tamponi.
«È una delle iniziative che abbiamo messo in campo per fronteggiare l’emergenza», rileva il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato. «Grazie alla collaborazione con l’Autorità portuale abbiamo potuto utilizzare questo spazio».
Lo spazio è, appunto, la Stazione Marittima, a San Basilio, a due passi dal pontile Actv. Uno spazio di 700 metri quadrati, che può ospitare, al coperto e con dotazione di servizi igienici, 50 utenti seduti contemporaneamente più una ventina in piedi.
«Qui a fare i tamponi – spiega Contato – verrà solo chi è prenotato, non più chi ha solo l’impegnativa». Una scelta fatta per ridurre le cose estenuanti e irritanti che si sono registrate nei giorni scorsi.
Il punto tamponi in Marittima è aperto tutti i giorni dalle 8.15 alle 18. L’utente entra nella sala d’attesa, prende il foglietto con il numero e si siede in attesa. Quando il display segnala quel numero si alza e va allo sportello, dove all’impiegato amministrativo presenta l’impegnativa del medico e un documento di identità.
Poi si passa nell’area in cui si sostiene l’esame e e si torna in attesa del responso. Otto, per ora, le macchine che processano i tamponi, ma presto ne dovrebbero arrivare altre due, così da portare a capacità circa 400 esami al giorno.
A Venezia, oltre che in Marittima, l’Ulss 3 ha attivato altri tre punti idonei a sostenere il test: il punto di primo soccorso a Piazzale Roma e quello in piazza San Marco, dove è avviata una collaborazione con la Croce Rossa e la Croce Verde; inoltre l’ospedale Fatebenefratelli a Cannaregio. (G.M.)