Aggregare l’intera città all’ombra della Basilica di San Pietro di Castello. Un impegno che, da oltre trent’anni, accomuna l’infaticabile comitato organizzatore della Festa di San Pietro di Castello, fondato, nella configurazione attuale, nel 1985.
Ne è giustamente orgoglioso il suo presidente Paolo Basili presentando l’edizione 2018 della Festa di San Pietro di Castello che quest’anno aprirà i battenti (e gli stand gastronomici) da mercoledì 27 a domenica 1 luglio cinque giorni di musica, tavolate imbandite, eventi mostre e appuntamenti ai piedi della Basilica (a parte si pubblica il programma dettagliato giorno per giorno).
Così si rinnova un’antica tradizione cittadina di una festa antica che risale al 1700. Da festa patronale la sagra di Castello ha assunto la valenza di festa cittadina. Già domenica 24 ci sarà l’apertura con una messa solenne, ma il clou sarà la domenica successiva con l’Eucarestia solenne, presieduta dal Patriarca, monsignor Francesco Moraglia e concelebrata da molti sacerdoti tra i quali il parroco delle tre comunità salesiane di Castello e di Sant’Elena, don Narciso Belfiore.
Fino a domenica 1 luglio dalle 16 sarà aperto il bar “sotto il Campanile” e dalle 19 gli stand gastronomici inizieranno a sfornare prelibate pietanze. Inoltre troverà spazio il mercatino della Solidarietà, una Mostra all’Istituto Buon Pastore (dalle 17 alle 20) sul tema “Andar per ponti merlettando”. Ci saranno poi anche escursioni in barca “da San Piero all’Arsenal”, in cambio di un’offerta libera dei partecipanti.
Si accederà all’interno dell’Arsenale di Venezia con un’imbarcazione ibrida (diesel-elettrica) per scoprire storie, aneddoti e curiosità di un luogo unico al mondo. I posti sono limitati perciò avrà la precedenza chi prenota attraverso il sito www.sestantedivenezia.it. Un’altra opportunità saranno, dal 29 giugno al 1 luglio, le visite guidate gratuite alla Basilica di San Pietro alle ore 18, 19 e 21. Venerdì 29 non ci sarà la visita delle 18.
Non è stato facile, per il presidente Basili e il comitato mettere insieme tutto ciò. Per organizzare questo appuntamento estivo il comitato inizia a lavorare già a febbraio per inoltrare le prime autorizzazioni. E fin dalla settimana scorsa settimana il campo ha iniziato ad animarsi di volontari impegnati alacremente (e gratuitamente) al montaggio delle strutture e nella preparazione degli stand.
«Questa festa – racconta Basili – mette insieme il servizio alla comunità dei volontari che la organizzano, alla voglia di creare in campo un luogo di aggregazione per l’intera città. Entrambi questi valori, per noi del comitato e per chi è affezionato alla festa, sono importanti. E un primo risultato è già stato incoraggiante: abbiamo scritto un cartello affisso fuori dalla chiesa perché avevamo bisogno di una mano per montare le strutture e ogni sera, già ora, ci troviamo in campo dalle 15 alle 35 persone. Nei giorni clou della festa in campo, poi, siamo anche in 120 volontari. E non è male. Non è vero che in città non c’è comunità».
Tradizione e storia, ma anche attenzione e accoglienza verso i giovani, il presidente tiene molto a sottolineare questo significato. «Bene la tradizione – riprende – ma uno scopo è anche quello di coinvolgere i ragazzi che sono il futuro. Ecco perché anche quest’anno, durante i giorni della festa, manterremmo la proposta di offrire una pastasciutta a circa 400 ragazzi che stanno partecipato alla Proposta estate di Castello e al Grest del Lido. Un segno di amicizia e condivisione significativo».
In questi 33 anni di attività la Festa di San Pietro è cresciuta molto. «È sentita da tutti i veneziani, non solo dei residenti di Castello, e da festa patronale per ricordare San Pietro Apostolo, è diventata festa cittadina. Nei cinque giorni in campo possiamo dire che passa a trovarci l’intera città. E poi è significativo il punto di ritrovo sotto la Basilica, un tempo sede vescovile del Patriarcato. Oggi possiamo dire, con un po’ di sano orgoglio, che la festa è entrata di diritto nel ristretto novero delle ricorrenze veneziane più sentite insieme al Redentore alla Sensa, la festa della Salute, Regata Storica San Marco e Vogalonga. Sono appuntamenti che creano appartenenza e solidarietà tra noi».
Lorenzo Mayer