La Giunta comunale di Venezia ha approvato la delibera con la quale si dà avvio al progetto definitivo per lo scavo in umido di venti rii nella città antica, in particolare nei sestieri di Santa Croce, San Polo, San Marco, Cannaregio e Castello, oltre alla pulizia del sedime dell’ex Piscina Rari Nantes sul Canal Grande davanti al parco ferroviario di Cannaregio di fianco alla Stazione di Santa Lucia.
Lavori che interesseranno 4 chilometri di rii, per una superficie complessiva di oltre 25.000 metri quadrati di specchio d’acqua e l’eliminazione di quasi 15.000 metri cubi di fanghi, che saranno smaltiti secondo le indicazioni stabilite dal Protocollo del Ministero dell’Ambiente del 1993.
«Con questa delibera – commenta il sindaco Luigi Brugnaro – andiamo a stanziare altri 3,5 milioni di euro, in aggiunta al milione già investito nel 2016, per proseguire un’operazione fondamentale per assicurare non solo la navigabilità e la salubrità dei rii, ma anche per salvaguardare l’intero sistema acqueo della Laguna. E’ risaputo che i canali tendono inevitabilmente a interrarsi per il fisiologico spostamento di fango determinato dal flusso e riflusso delle acque. Risulta quindi necessario asportare i fanghi, un’azione che, fin dai tempi della Repubblica Serenissima, è sempre stata una priorità e che ora, dopo anni di incuria e grazie all’efficientamento del bilancio, come Amministrazione abbiamo fortemente voluto riprendere. Un’operazione invisibile agli occhi dei cittadini – conclude Brugnaro – ma fondamentale per garantire la vivibilità delle nostre vie d’acqua e, conseguentemente, di tutta la Città».
Nello specifico si procederà con lo scavo in umido dei rii de Ca’ Brazzo, de Ca’ Tron, de la Frescada – S. Rocco, de le Muneghete, de S. Daniele – Riello, de S. Giovanni Evangelista, de S. Maurizio – Malatin, dei Ferali – Cavalletto, dei Gozzi – Sartori – S. Andrea, dei Lustraferi, dei Meloni, dei Muti, dei Servi, del Ghetto Novo, del Megio, del Piombo, delle Procuratie – Cappello, Priuli – S. Sofia e una parte di Rio Widmann oltre che al Bacino Orseolo e Rio Orseolo o del Caval e della Piscina Rari Nantes. Questi si vanno, per l’appunto, ad aggiungere ai rii dove l’intervento è già stato realizzato negli scorsi due anni come il Rio de la Panada, parte di Rio Widman, parte di Rio del Batelo, parte di Rio de S. Maria Maggior, parte di Rio de la Cazziola, Rio de S. Niccolò dei Mendicoli e parte di Rio de S. Marta.
Le operazioni di scavo, gestite da Insula, inizieranno a metà novembre, avviando contemporaneamente due fronti di scavo in zone urbane sufficientemente distanti l’una dall’altra, in modo da ridurre i disagi per la cittadinanza in generale, ma al contempo per dimezzare i tempi dei lavori.
Considerato che lo scavo in umido necessita che non vi siano imbarcazioni ormeggiate lungo le sponde dello specchio acqueo interessato, sono stati individuati degli spazi acquei dove ormeggiare temporaneamente le imbarcazioni per il tempo strettamente necessario all’esecuzione dei lavori. Si tratta di complessivi 77 posti ubicati tra la darsena di Quintavalle (25), la darsena della Celestia (27), la darsena della Misericordia (20 posti) e la darsena del Tronchetto (5 posti per barche da lavoro).
Per gli interventi, attività che verrà eseguita con estrema cautela, si prevede di operare ad una distanza dalla linea spondale di circa un metro per lato (misura che scende a 70 cm in rii particolarmente stretti), effettuando lo scavo ad una quota pari a – 1,80 metri.