L’Unione Sportiva Alvisiana, storica e gloriosa società dilettantistica di basket del centro storico apre per la prima volta le sue porte anche al baskin, il basket per tutti
Dalla palestra “Costantino Reyer” di Cannaregio arriva un messaggio forte all’insegna dell’inclusività. E non è cosa da poco, anche perché gli spazi destinati alla pratica sportiva sono sempre ridotti. La “coperta è corta” ma dove c’è volontà e passione anche gli ostacoli apparentemente insormontabili possono essere superati.
L’obiettivo del club è ambizioso: arrivare a disputare un vero e proprio campionato. Per questo la società si è data un orizzonte temporale di almeno due stagioni prima di decollare. Per quest’anno si punta a consolidare il gruppo squadra, ancora in formazione, costruire uno staff e un’organizzazione ben affiatata. Dalla prossima stagione il sogno è quello di iscrivere la squadra al campionato, nell’ambito dei campionati gestiti da Eisi (Ente Italiano Sport Inclusivi) .
Le regole
La disciplina del baskin, dove il termine unisce le parole “basket” e “inclusione”, nasce a Cremona in ambito scolastico nel 2003, si gioca in sei contro sei e nella squadra giocano insieme persone normodotate ad atleti con qualche disabilità (sia fisica che di tipo cognitivo) e/o giocatori in carrozzina. I canestri in campo non sono solo 2 ma 4 (due sono posti a metà campo) e sono di varie altezze, per dare modo anche a chi è in carrozzina di fare canestro. Uno sport inclusivo al 100 per cento, dove non è la persona a doversi adattare al gioco, ma è lo sport che si pone a misura di chi lo pratica.
I primi allenamenti
Ecco perché l’Unione Sportiva Alvisiana associazione sportiva dilettantistica presieduta da Gianfranco Tagliapietra, con già 200 tesserati nella pallacanestro “tradizionale”, non poteva non cogliere la palla al balzo e lanciarsi anche in questa nuova avventura. L’allenamento è stato fissato al giovedì dalle 15.30 alle 16.30 alla palestra “Costantino Reyer”. Si stanno raccogliendo le adesioni: tutti, anche semplici curiosi, possono presentarsi e provare. Al momento, tra giocatori, coach e tutor sono impegnate una decina di persone. Il gruppo è diretto dal coach Marco Donadon, affiancato da Nicola Ussardi, entrambi da sempre impegnati nella diffusione dello sport senza barriere in molti ambiti. «Da questi primi allenamenti – racconta Donadon – mi ha colpito la volontà e la determinazione di questi ragazzi, che non saltano mai un allenamento, nemmeno con la febbre, se non proprio per impedimenti di forza maggiore. Sono queste le basi per crescere e migliorare. Una passione e una tenacia encomiabili: da scudetto». Per avere maggiori informazioni sull’attività è possibile telefonare al numero 338.432.01.79.
Lorenzo Mayer