Ha preso il via a Venezia, nei sestieri di San Polo, San Marco, Dorsoduro e Castello, lo scavo in umido e la manutenzione di alcuni rii e la pulizia dei gatoli.
L’intervento, finanziato complessivamente con 7,8 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo per lo sviluppo coesione – Piano operativo ambiente del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, si concluderà alla fine del prossimo anno.
Nel sestiere di San Marco saranno scavati e manutenuti i rii delle Ostreghe con le darsene dell’Accademia, Santa Maria Formosa, Ca’ Michiel, Orso, Santissimo, San Zaninovo, Remedio.
A Castello i rii di Sant’Anna e la darsena Quintavalle; a Dorsoduro delle Toresele e a San Polo Amalteo, delle Becarie, San Boldo, San Cassiano, Santa Maria Mater Domini, delle Erbe, dei Frari e di San Tomà.
Si tratta di canali particolarmente importanti perché sono percorsi dai mezzi dei vigili del fuoco e del Suem, quindi devono essere sempre transitabili.
Nei rii indicati una benna montata su un barcone asporterà il fango fino a raggiungere la quota negativa di 180 cm sullo zero mareografico di Punta della Salute.
Per non danneggiare i muri di sponda, lo scavo è limitato alla parte centrale del canale.
Complessivamente è prevista la rimozione di circa 20.000 metri cubi di fango, che saranno conferiti nell’isola delle Tresse e alla colmata Molo Sali.
Durante gli scavi saranno mantenuti e protetti i sottoservizi eventualmente presenti sul fondo dei rii e sarà assicurata la manutenzione degli elementi pubblici che costituiscono il marginamento delle rive, ad esempio parapetti lignei, metallici o in muratura, colonnine marmoree e balaustre.
È inoltre prevista la pulizia dei gatoli, la parte terminale dell’antico sistema di smaltimento dei reflui, ancora oggi utilizzato in alcuni immobili della città, che grazie alla marea consentiva e consente tuttora di disperdere in laguna le acque sporche. Questo permetterà un miglioramento del delicato ecosistema lagunare ed eviterà rigurgiti dalle fosse settiche in caso di alte maree.