«Oggi, tutti assieme, stiamo scrivendo una nuova pagina di quel libro che dal lontano 25 marzo 421 racconta il nostro passato, il nostro presente. E racchiude in sé la chiave per affrontare le sfide del domani». Ha esordito così, il sindaco Luigi Brugnaro, al termine della Messa solenne celebrata nella Basilica di San Marco in occasione dei 1600 anni dalla sua fondazione. Una giornata di festa iniziata con l’alzabandiera in Piazza, emblema di Venezia nel mondo, sulle note dell’inno dedicato alla città, a cui è seguita la Messa solenne presieduta dal Patriarca Francesco, alla presenza delle massime autorità civili, religiose e militari cittadine.
Dopo aver ripercorso gli avvenimenti che dalle origini ai giorni nostri, segnati dalla pandemia, hanno caratterizzato la vita di Venezia, forgiandone l’anima e lo spirito di resilienza, Brugnaro ha posto l’accento sul valore dei veneziani, «di acqua e di terra, che hanno sempre guardato avanti. Tante persone che si sono rimboccate le maniche affinché lo sconforto lasciasse spazio all’intraprendenza e la rassegnazione alla voglia di rinascita. Questa è la Venezia che celebriamo: la Venezia che ce la può fare, quella che chiama a raccolta tutti coloro che la amano. Tutti i cittadini del mondo sappiano che qui saranno sempre i benvenuti».
E l’invito è stato rivolto alle città italiane e straniere, grandi o piccole, affinché nel corso di quest’anno ricordino – attraverso mostre, convegni e pubblicazioni – il loro specifico rapporto con la città lagunare. «Quest’anniversario – ha aggiunto il primo cittadino, auspicando di divenire sempre più attrattivi verso i giovani – sia dunque l’occasione per iniziare un nuovo racconto della “Venezia Serenissima”, dove l’ingegno torni ad essere protagonista e dimostri il grande impegno che la città sta mettendo per costruire un domani di sostenibilità, di salvaguardia dell’ambiente, di opportunità di lavoro e di centralità a livello internazionale».
E in merito alla situazione pandemica, ha aggiunto: «Sono fiducioso. Questo governo ha cambiato passo. Ci stiamo concentrando sui vaccini e questa è la strada per uscirne. Dobbiamo vaccinare soprattutto gli anziani e le persone fragili. E nel frattempo fidarsi di quelle che sono le nostre autorità nazionali e regionali. Da questa pandemia? Ne usciremo, noi intanto facciamo il nostro e continuiamo a progettare il futuro». Tra i prossimi eventi sono intanto confermati il Salone Nautico, la Biennale Architettura e il G20 dei ministri dell’Economia e delle Finanze. (M.G.)