L’antico squero San Isepo di Castello, in possesso per donazione della Società Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati (Smscc), prende parte ai festeggiamenti per il Carnevale di Venezia 2025, ospitando il varo della gondola “Henriette”: l’imbarcazione, entrata in acqua sabato 15 febbraio, è stata costruita nello squero affittato al cantiere nautico Ba.Si.. La realizzazione ha comportato sei mesi di lavoro, per un totale di circa 400 ore.
Marco Bacci e Igor Silvestri, i due titolari di Ba.Si., hanno preso in affitto gli spazi dello squero piccolo nel 2019, anno in cui hanno aperto in proprio la ditta. Bacci e Silvestri realizzano ogni anno una gondola e qualche altra imbarcazione tradizionale di dimensioni minori, come per esempio una batela a coa de gambaro.
La gondola “Henriette” è stata commissionata alla loro ditta dal Circolo Velico “Casanova”, con sede in Punta San Giuliano. Alla cerimonia di varo Laura Scappin, presidente del Circolo Velico “Casanova”, ha ringraziato gli artigiani, i rappresentanti delle istituzioni e i numerosi cittadini presenti. Marco De Favari, vicepresidente del circolo, ha spiegato il significato del nome con cui è stata battezzata la gondola: «In questa occasione di festa per noi e per tutta Venezia, vogliamo ricordare Giacomo Casanova, a cui è dedicato il nostro circolo. Spesso citato per le sue avventure galanti, in realtà figura di spessore che sapeva dialogare con le aristocrazie europee, matematico, tra i primi scrittori di fantascienza ante litteram e traduttore dell’Iliade dal greco. Henriette, secondo la tradizione, è stata l’unica donna amata da Casanova e l’unica che egli non poté avere. Una donna simbolo di passione e libertà, valori che contraddistinguono anche il rapporto del nostro circolo con la laguna». Un ringraziamento particolare per la gradita partecipazione all’evento è andato al maestro d’ascia Nicolò Zen e alle campionesse e ai campioni del remo tra cui la famiglia Vignotto e i fratelli Busetto.
Cesare Peris, presidente della Smscc, ha messo in evidenza il valore intrinseco rappresentato dalla barca, ovvero quello di portare avanti la storia e la tradizione dell’arte degli squeraroli: «Questa barca rappresenta la nostra resistenza, la nostra resilienza. Testimonia che noi ci siamo e non ce ne andiamo da questa città». E ha aggiunto: «Noi, come Smscc, abbiamo fatto una scelta per la città. Avremmo potuto affittare lo spazio dello squero di San Isepo ad altri ricevendo il quintuplo di quanto guadagniamo ora, ma abbiamo voluto, invece, metterlo a disposizione degli squeraroli». Peris ha ricordato, inoltre, che la Smscc nei prossimi fine settimana di Carnevale offrirà la possibilità di un giro sulle imbarcazioni tradizionali nei canali di Castello, su prenotazione: «Vogliamo che anche i turisti vivano l’essenza della città, che si percepisce solo dall’acqua».
Giovanni Giusto, consigliere Delegato alla Tutela delle Tradizioni, si è complimentato con la ditta Ba.Si per i progressi compiuti e con il Circolo “Casanova” per la crescita avvenuta in questi anni. «Ogni volta che viene varata una nuova imbarcazione è come se Venezia partorisse un figlio, perché permette la sopravvivenza della storia di un uso dei trasporti compatibile con la diversità unica della laguna, diversità di cui tutti i veneziani del mondo sono consapevoli. E con “veneziani del mondo” intendo tutti coloro che amano la laguna e vogliono salvaguardarla, al di là del luogo in cui essi effettivamente risiedono».
Il consigliere Emanuele Rosteghin ha però ricordato i tanti problemi che affliggono la laguna e la città: «Oggi è un momento di festa ma dobbiamo tenere sempre a mente che ci sono ancora tanti nodi aperti (per esempio l’eccessivo moto ondoso) e che tutti, indifferentemente dalle opinioni politiche, abbiamo la responsabilità di cercare delle soluzioni». Anche la consigliera Sara Visman ha espresso forte preoccupazione per il moto ondoso: «Ci sono stati diversi episodi di ribaltamento di imbarcazioni e, personalmente, ho presentato molte denunce, ma le risposte non sono sufficienti». E ha aggiunto: «Occorrono anche più spazi e agevolazioni per gli squeri cittadini. Inoltre è importante dare sostegno alle donne, sempre più numerose nel mondo della voga. Adesso il premio per la regata storica è uguale per le categorie maschile e femminile, ma resta ancora molto da fare per la piena inclusione femminile».
Alcune socie e soci del circolo “Casanova”, nello spirito del Carnevale, si sono offerti di rappresentare Giacomo Casanova accompagnato da delle dame e al termine della cerimonia di varo sono saliti sulla gondola “Henriette”.
Camilla Pustetto