L’obiettivo è quello di sostenere le progettualità degli enti del terzo settore e delle associazioni locali attraverso il crowdfunding, modalità di finanziamento collettivo che si appoggia su piattaforme on line in cui le varie iniziative vengono presentate ai cittadini affinché possano donare per contribuire alla loro realizzazione.
Da mini documentari per dar voce agli artigiani, a fumetti che raccontano i mestieri antichi alla generazione Z; da attività che mirano al contrasto all’isolamento e alla solitudine, fino a progetti volti ad abbattere le barriere digitali degli anziani. Queste alcune delle idee che stanno alla base dei sette progetti di crowdfunding civico del Comune, che sono stati selezionati quest’anno per cercare di rispondere ad alcuni dei bisogni della città e dei suoi abitanti.
Il meccanismo è semplice: i progetti sono stati pubblicati sulla piattaforma Produzioni dal Basso e se entro il 15 luglio la raccolta fondi, grazie al contributo dei cittadini, riuscirà a coprire almeno il 50% del costo previsto, allora il Comune interverrà coprendo la rimanente quota, attraverso un versamento a fondo perduto pari al restante 50%. Ciascun progetto ha dunque quarantacinque giorni di tempo per raccogliere almeno il 50% dell’obiettivo, nel corso dei quali verranno organizzati eventi di presentazione.
Il progetto “Il futuro del vetro di Murano” è nato da un’idea del Circolo culturale ricreativo muranese e prevede la realizzazione – con il contributo dell’Istituto “Abate Zanetti” – di un libro a fumetti interattivo, con Qr code e link per approfondire i temi trattati. E per il ruolo di guida in questo straordinario viaggio nella storia del vetro è stato scelto proprio l’abate Vincenzo Zanetti, figura storica dell’isola di cui quest’anno ricorrono i 200 anni dalla nascita. “Chi ha paura del lupo?”, che ha preso forma grazie alla Fondazione Palazzetto Bru Zane, punta ad avvicinare i bambini delle elementari alla musica classica, narrando alcune celebri storie e “Gli artigiani di sestiere” – a lanciare questa raccolta fondi è stata l’associazione “Maker mile” – si pone come obiettivo quello di dar voce e valore al mondo degli artigiani attraverso la creazione di una serie di mini documentari che raccontano i mestieri e documentano le tecniche utilizzate. E ancora, “Acqua in bocca” nasce dal desiderio di mettere in relazione diverse associazioni del territorio per realizzare una vera integrazione di comunità: i protagonisti della giornata in programma saranno i ragazzi di AIPD, cui spetterà il compito di dar vita a laboratori e momenti d’incontro e discussione per la cittadinanza. “Argento vivo”, supportato dal Club Delfino Asd, parte invece dalla consapevolezza che la presenza di un alto numero di cittadini anziani in città genera la necessità di servizi pensati per migliorare la loro qualità della vita; il progetto mira a contrastare la solitudine, offrendo attività sociali, motorie e cognitive. L’associazione “Di casa” ne presenta uno – “Conosci e vivi la tua città” – pensato per coinvolgere le persone in difficoltà, quali senza fissa dimora e migranti, facendoli incontrare e offrendo loro l’opportunità di approfondire le bellezze del territorio, tra visite a Venezia, pranzi conviviali in cui condividere storie e tradizioni del proprio Paese d’origine, e spettacoli. Infine “Non è mai troppo tardi”, il progetto lanciato dai volontari dell’associazione “Pax tibi” per supportare coloro che si trovano a dover affrontare le sfide quotidiane connesse alla tecnologia, specie nell’ambito della salute e dell’amministrazione. Il tutto per abbattere le barriere digitali
Nel biennio 2021-2022, 18 progetti su 22 hanno raggiunto l’obiettivo e ottenuto il co-finanziamento per un totale, nell’edizione 2021, di oltre 37mila euro donati da 474 cittadini e di poco meno di 52mila, grazie a 690 persone, in quella dell’anno seguente.
Marta Gasparon