Si sono conclusi i lavori edili al Tempio Votivo del Lido. Il 10 agosto Onor Caduti di Roma ha già dato il suo benestare perché venga organizzata al suo interno una commemorazione di Nazario Sauro, i cui resti “riposano” proprio nel Sacrario in riviera Santa Maria Elisabetta nel giorno del 102° anniversario della sua fucilazione.
Ora sono in corso i gli interventi di allestimento del Centro multimediale di studio e ricerca sulla Grande Guerra, che è un aspetto fondamentale della “nuova vita” del Tempio Votivo. L’intervento, infatti, è finanziato in buona parte dai fondi regionali per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Attualmente si sta lavorando per limare la convenzione che disciplinerà le responsabilità nel funzionamento del Tempio Votivo per i prossimi nove anni.
A settembre ci sarà poi, da parte degli uffici, la rendicontazione dell’intervento che ha comportato un impegno finanziario di 1,470 milioni di euro, cofinanziato al 75% dalla Regione Veneto, con contributi anche del Comune e del Patriarcato, per 100 mila euro.
Se i tempi verranno rispettati, entro fine agosto ci potrebbe essere la prima apertura alla cittadinanza del Tempio Votivo, in questa nuova veste, dopo i lavori di restauro, approfittando del periodo in cui il Lido sarà proiettato sotto gli occhi del mondo per la Mostra del cinema.
Si sta anche valutando la possibilità di allestire una mostra espositiva per la quale è stato anche contattato l’artista Gianmaria Potenza. Senza i fondi del Centenario della Grande Guerra un restauro così complesso, che renderà agibile tutti e tre i piani del Tempio Votivo, non sarebbe mai stato realizzato.
Va ricordato che nella cripta al piano terra del Tempio “riposano” i resti di circa 4.000 caduti delle due Guerre mondiali, nonché la medaglia d’oro al valor militare Nazario Sauro. I piani superiori torneranno ad essere agibili e grazie a questo intervento verrà messo in funzione anche un ascensore e non ci saranno barriere architettoniche. Anche la scala monumentale esterna è stata resa agibile.
L’edificio è stato così riportato agli antichi splendori, di quando, il 15 agosto 1916 l’allora Patriarca di Venezia, cardinale Pietro La Fontaine, ne decise l’edificazione. L’intervento di riqualificazione del Tempio Votivo è seguito dall’impresa Sacaim. In corso d’opera è stata anche approvata una Variante che ha consentito di poter mettere a punto alcune migliorie, tra cui la bonifica di una piccola parte in amianto. Interventi aggiuntivi che hanno richiesto una breve proroga per la consegna dei lavori ultimati, originariamente prevista per fine marzo. (L.M.)