Scommessa vinta. Prima ancora che si alzi il sipario sulla 42a edizione della Su e Zo per i Ponti di Venezia, in programma domenica 15 maggio, si può dire che la risposta dei partecipanti è stata tale da confermare la bontà della proposta. Che torna dopo due anni di stop a causa della pandemia: «Nulla era scontato in questo ritorno», commenta alla vigilia Igino Zanandrea, direttore generale di Tgs Eurogroup. Con la necessaria cautela dovuta al periodo, le famiglie, le scuole, i gruppi tornano a passeggiare per Venezia, all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, i due pilastri di questo tradizionale appuntamento di matrice salesiana che, a differenza dalle edizioni del passato, si tiene in maggio e non in aprile, con un tetto massimo di partecipanti e con partenze scaglionate. Tutti elementi che avrebbero potuto scoraggiare la partecipazione di molti. E invece… «Invece la risposta è stata ottima. Abbiamo chiuso le preiscrizioni l’8 maggio a quota 4250. E – prosegue Zanandrea – dato che di concerto con il Comune di Venezia abbiamo fissato il tetto limite a 5500 partecipanti, domenica metteremo in vendita alle biglietterie i restanti 1250 biglietti». In questo caso i biglietti saranno a prezzo pieno (9,50 euro) e si potranno acquistare presso le biglietterie della Su e Zo alla Stazione di Santa Lucia e in Piazza San Marco.
Orari di partenza differenziati. Come si diceva, l’altra novità accolta di buon grado è stato lo scaglionamento delle partenze, distribuite su più fasce orarie (dalle 9,30 alle 11 ad intervalli di 15 minuti) da indicare all’atto dell’iscrizione. «Lo scopo chiaramente è quello di evitare che si formino assembramenti e devo dire che le persone hanno accolto volentieri questa proposta. Anche perché – sottolinea il dg di Tgs – il senso civico ha sempre caratterizzato i partecipanti alla Su e Zo, il cui entusiasmo non è stato minimamente scalfito da queste limitazioni. Abbiamo anche chiesto di precisare subito all’atto dell’iscrizione se fare il percorso breve o quello lungo».
I due percorsi. Il percorso completo, lungo 11 chilometri (con 39 ponti) prevede partenza e arrivo in Piazza San Marco e un punto di ristoro in Via Garibaldi. Quello breve, di 5 chilometri e 18 ponti, riservato soprattutto alle scuole dell’infanzia e primarie, partirà invece dal Porto di Venezia per concludersi in Piazza San Marco: «E anche il luogo di questa partenza è una novità», sottolinea Zanandrea.
Da Montebelluna la scuola più numerosa. A proposito di scuole, a fare incetta di premi è l’istituto Maria Ausiliatrice di Montebelluna, con ben 195 iscritti. Va ricordato infatti che la Su e Zo per i Ponti distribuisce premi (intitolati al fondatore don Dino Berti) alle scuole con oltre 100 partecipanti in buoni spesa del valore di 200 o 350 euro (per chi supera quota 150 iscritti) per l’acquisto di materiale didattico o sportivo. In totale sono sei le scuole che hanno superato i 100 partecipanti (tra quelle veneziane la più numerosa è la scuola di San Francesco di Sales con ben 179 iscritti) cui vanno aggiunte altre sei scuole partecipanti: «Anche questo è un dato non scontato, visto che l’edizione di quest’anno si tiene in un periodo che per le scuole è sempre complicato, perché a ridosso della fine dell’anno scolastico». Accanto ai buoni acquisto per materiale didattico, vi sono poi i premi realizzati dai vetrai di Murano che vengono assegnati ai gruppi più numerosi, alle scuole (dalle materne fino all’università) prime classificate e al gruppo straniero più numeroso. Tutti i partecipanti riceveranno la medaglia di partecipazione, quest’anno raffigurante la chiesa di San Francesco della Vigna. C’è poi il concorso video “Corto in Corsa” organizzato in collaborazione con l’associazione Amici del Pasinetti per i migliori video realizzati durante la manifestazione con videocamere, fotocamere, smartphone o tablet.
Slogan e progetto solidale. “Apri nuove strade” è lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno, suggerendo così la scelta di percorrere luoghi meno noti della città e anche meno affollati, dato che la stagione turistica è già avviata. Ma “aprire nuove strade”, significa anche «un continuo desiderio di novità, di relazioni, di evangelizzazione. Nuove strade da aprire nella propria vita». Sempre per non “affollare” eccessivamente i campi veneziani, l’organizzazione ha scelto di dare spazio a tre soli gruppi folk e musicali (il Gruppo storico di Megliadino San Vitale, il Gruppo Folkloristico di Passons e la Banda di Tessera), presenti a San Marco e alla partenza del Porto. Sono ben trecento, inoltre, i volontari presenti alla manifestazione. E, come sempre, non manca il risvolto solidale: il ricavato dell’edizione di quest’anno andrà a favore della Missione Salesiana di Quebrada Honda, in Perù, che potrà essere sostenuta anche acquistando la t-shirt solidale.
Serena Spinazzi Lucchesi