Il palazzo del Seminario Patriarcale alla Salute sarà interessato da un restauro della facciata per i prossimi due anni. Un intervento che sarà finanziato, in assenza di altre risorse o contributi, grazie all’affissione di un banner pubblicitario, come previsto dall’art. 49 della Legge sui beni culturali del 2004.
L’intervento consentirà di mettere in sicurezza elementi lapidei e strutturali, parte delle coperture, nonché di completare esternamente il restauro della biblioteca monumentale e intervenire con accuratezza su elementi bisognosi di manutenzione: inferiate metalliche e pluviali, parti lignee, serramenti. L’elemento principale che caratterizza l’intervento sarà ovviamente il restauro degli intonaci. Si tratta di interventi non più dilazionabili, visti i possibili rischi di distacco di alcuni elementi. Complessivamente si tratta di un intervento per circa seicentomila euro che saranno finanzianti interamente mediante il meccanismo della sponsorizzazione, nel pieno rispetto di quanto è previsto e consentito dalla legge sui beni culturali. La collocazione del manufatto in Campo della Salute, un luogo frequentato non solo per la presenza di realtà accademiche, formative e culturali, richiede che si metta in sicurezza la facciata, riportandola, allo stesso tempo, al suo antico splendore.
Le entrate previste dall’esposizione pubblicitaria costituiscono, in assenza di altre fonti, un’imprescindibile fonte di finanziamento di questo ulteriore restauro programmato all’interno del complessivo intervento che in questi ultimi anni ha interessato la Basilica della Salute e il Seminario Patriarcale.
L’intervento iniziato in questi ultimi giorni di marzo dovrebbe concludersi per maggio 2027 e sarà condotto sotto la sorveglianza della Soprintendenza nel rispetto di quanto prevede la legge sui beni culturali.
Commenta il Rettore del Seminario Patriarcale, mons. Fabrizio Favaro: «È un fatto non scontato, e dunque è una buona notizia per la città, che si riesca a continuare a lavorare per la tutela, la salvaguardia e la manutenzione dei beni culturali della nostra città. Purtroppo, i mezzi di finanziamento non sono molti e, a determinate condizioni, l’uso della pubblicità può rivelarsi fondamente, come in questo caso. Devo ringraziare gli uffici del Seminario e gli uffici della Curia per la collaborazione e, naturalmente, la Soprintendenza per l’azione di sorveglianza che ci garantisce di operare per il meglio!».