La Scuola Grande Arciconfraternita di Santa Maria del Carmelo celebrerà, martedì 16 luglio, la sua Santa Protettrice.
Quella dei Carmini è l’ultima Scuola di devozione ad aver ottenuto l’ambito riconoscimento di “Scola Magna” poco prima della caduta della Serenissima (1797) con decreto del Consiglio dei X in data 27 aprile 1767, ma la sua fondazione risale al 1° marzo 1594 quando fu istituita come “Confraternita sive scola di laici sotto il nome della Gloriosa Vergine Maria del Monte Carmelo”.
La solenne concelebrazione liturgica, che sarà presideuta da mons. Adriano Tessarollo, Vescovo Emerito di Chioggia, prenderà l’avvio alle ore 18,15 con partenza in forma processionale dei Confratelli Capitolari del sodalizio carmelitano, dei Confratelli delle altre Scuole cittadine, dell’Arciconfraternita di San Cristoforo e della Misericordia, dei Cavalieri degli ordini cavallereschi di Malta, del Santo Sepolcro di Gerusalemme e del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio, nonché dagli Araldi del Vangelo, rivestiti tutti dell’abito proprio. La processione partirà dalla longheniana sede monumentale della Scuola Grande (la facciata fu progettata dal Caustello e dal Longhena nel corso del XVII secolo) per proseguire, attraverso Campo Santa Margherita, fino a raggiungere la vicina chiesa dei Carmini dove, alle ore 18,30, avrà inizio la solenne concelebrazione eucaristica. Insieme al gradito ritorno di mons. Tessarollo, concelebrerà il parroco della parrocchia dei Carmini nonché Cappellano della Scuola stessa, mons. Valentino Cagnin, con altri presbiteri della diocesi di Venezia e una rappresentanza dei Confratelli dell’Ordine Mechitarista di San Lazzaro degli Armeni guidati da padre Amazasp Kechichian.
In rappresentanza dell’amministrazione comuniale parteciperà il Consigliere Delegato alla Tutela delle Tradizioni Giovanni Giusto, con altre rappresentanze civili e militari, nonché due rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri in alta uniforme.
Nel corso della Santa Messa verrà ricordata la signora Elda Venturini, moglie del Guardian Grande, scomparsa improvvisamente lo scorso 15 giugno.
La Scuola Grande dei Carmini è un piccolo scrigno che custodisce al suo interno opere preziose, a partire dalle nove tele di Giambattista Tiepolo sul soffitto della Sala del Capitolo, anche se per la sua posizione defilata non è meta di flussi turistici intensi: negli ultimi anni la media dei visitatori si è attestata intorno alle diecimila persone. In questo periodo è in corso il restauro dei tre dipinti di Antonio Zanchi, grazie al contributo di Venice in Peril: due opere sono già state ricollocate in situ e ora si sta procedendo al restauro della terza. «Al contempo – spiega il Guardian Grande – stiamo procedendo con alcuni piccoli interventi di manutenzione. Uno, su indicazione della Soprintendenza, ha riguardato il risanamento di un cornicione interno, ammalorato in passato da un’infiltrazione d’acqua, proprio corrispondente alle opere di Antonio Zanchi, mentre un altro intervento è stato fatto all’esterno, sul lato della calle del Nonzolo: grazie alla ditta Vertical Line si è provveduto a togliere il verde infestante».