I frati non lasceranno il complesso di San Francesco della Vigna. Convento, Istituto di Studi Ecumenici, Biblioteca proseguiranno nella loro tradizionale attività, apprezzata in città e non solo. Ciò che cambierà, come annunciato nei giorni scorsi, sarà la cura pastorale della parrocchia. La Provincia dei Frati Minori ha infatti comunicato al Patriarcato che non potrà più mantenere la cura pastorale della parrocchia non riuscendo già ora a garantire la presenza stabile e a tempo pieno di un parroco dell’Ordine. Una notizia accolta con comprensibile dispiacere dalla Diocesi che ha subito iniziato a considerare le diverse possibilità di continuare a garantire, con le forze presenti nel territorio, la vita di fede degli abitanti, con il miglior bene possibile per le persone e le famiglie.
In ogni caso, è certo che i frati rimarranno a San Francesco della Vigna per occuparsi del polo religioso e culturale sorto attorno al convento. Attualmente, riferisce padre Stefano Cavalli, preside dell’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino, i religiosi presenti sono sette, ciascuno incaricato di seguire un aspetto della vita del convento e del centro di cultura. «Naturalmente – aggiunge il religioso – i frati si renderanno disponibili per celebrare le messe e sostenere la vita della parrocchia, pur non potendo però più garantire la cura pastorale con un parroco a tempo pieno». Proseguiranno invece con lo stesso impegno le attività del centro culturale. «In particolare – spiega padre Cavalli – l’istituto di Studi Ecumenici proseguirà nelle sue attività, essendo considerato dalla stessa Provincia dei Frati Minori una importante realtà culturale». Gli iscritti sono quasi una sessantina: «Abbiamo 12 iscritti per la licenza ordinaria, ai quali si aggiungono altri 15 fuori corso. Poi vi sono 29 iscritti al Master universitario di primo livello».
Molto apprezzata, poi, è la Biblioteca: non solo dagli studiosi, ma anche da un pubblico più ampio. «Da gennaio a oggi – ricorda p. Cavalli – mille persone hanno partecipato alle visite guidate che organizziamo periodicamente, curate dai frati e dai bibliotecari».
Serena Spinazzi Lucchesi