Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori per il risanamento dell’area della piscina di Sacca Fisola, mentre proseguono quelli riguardanti la piscina, dove è stata sostituita la vetrata esterna e si sta procedendo con l’installazione dei pannelli fotovoltaici. Proprio la realizzazione dell’impianto fotovoltaico ha subito un lieve ritardo, tanto che la società Rari Nantes che gestisce la struttura ha comunicato agli utenti la ripresa delle attività dal 9 ottobre (la segreteria riaprirà dal 25 settembre) e non più da fine settembre come inizialmente preventivato.
Intanto nei giorni scorsi l’area verde antistante la piscina e i campi sportivi è stata recintata per procedere con la bonifica che prevede caratterizzazione del terreno di fondo, vari rilievi e verifiche belliche. L’area non è distante dall’ex inceneritore di Sacca San Biagio, attivo tra il 1973 e il 1985: in quegli anni sono stati emessi nell’aria diossine, rame, piombo, zinco e altri metalli pesanti le cui ricadute sul terreno si scontano ancora oggi. È prevista la rimozione dello strato superficiale di terreno, pari a circa 800 metri cubi di materiali (150 dei quali già rimossi), il posizionamento di geo-tessuto su tutta la superficie di scavo e, una volta terminato, il ripristino alle quote iniziali con il riposizionamento di nuova terra che successivamente sarà seminata a verde e riconsegnata alla piena fruibilità della cittadinanza. «I lavori di bonifica riguarderanno due aree a Sacca Fisola – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Massimiliano De Martin -. Questo è il primo intervento». La bonifica di Sacca Fisola costerà 700mila euro, destinati dal Comune nel contesto del Piano Operativo React-EU, nello specifico, l’Asse 6 del PON Metro 2014-2020: «Con questo intervento dimostriamo ancora una volta il nostro impegno per valorizzare il territorio, sanificandolo, e riuscendo così a riconsegnarlo alla cittadinanza». Dal punto di vista operativo, il Comune di Venezia si sta avvalendo della propria società Veritas Spa.
Per quanto riguarda invece la piscina comunale “Amedeo Chimisso” di Sacca Fisola, i lavori sono iniziati all’inizio del mese di luglio per un importo di 650mila euro, anche in questo caso derivanti da risorse europee React-EU. La vecchia vetrata della piscina è stata completamente smontata ed è stata sostituita la struttura lignea che sosteneva il vetro, fortemente danneggiata a causa dell’esposizione diretta agli agenti atmosferici della laguna. Proprio per ovviare al problema dell’esposizione diretta del legno agli agenti atmosferici dannosi, si è deciso di modificare leggermente la struttura e far avanzare la nuova vetrata rispetto al portante ligneo, incastonandola, al suo posto, in un’impalcatura in alluminio, meno delicato. Da fuori, perciò, è ora visibile la vetrata nella sua intelaiatura di alluminio, mentre dall’interno sarà ancora possibile riconoscere la tradizionale struttura in legno.
Gli utenti della piscina, dunque, ritroveranno all’interno il consueto ambiente. Le lastre di vetro singolo originarie sono poi sostituite da lastre in vetro a doppia camera isolante, nell’ottica dell’efficientamente energetico. Si sta ora procedendo all’installazione di pannelli fotovoltaici per complessivi 11kW che contribuiranno in maniera considerevole ad una riduzione dei costi di gestione.
(S.S.L.)