Ad ottobre il sistema porta a porta per la raccolta dei rifiuti sarà esteso al sestiere di Cannaregio e la copertura totale del territorio lagunare avverrà entro febbraio 2018 con Castello.
Lo ha annunciato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro che, per una mattina, vestendo gli abiti dei netturbini di Veritas, ha verificato di persona come funziona il lavoro di raccolta della spazzatura nella città d’acqua.
Brugnaro ha anche preannunciato che verrà attrezzata una barca dotata di un lungo tubo di gomma per riuscire a lavare più frequentemente la pavimentazione. «Vogliamo inoltre creare un sistema di bollini che ci permetta di capire se un determinato rifiuto sia stato consegnato da un residente o da un turista, da una attività ricettiva o una commerciale. Questo ci permetterà di controllare, assieme all’ausilio della Polizia locale, come vengono utilizzati gli immobili. Un ulteriore segnale a tutela della sicurezza della nostra città. Infine abbiamo in mente di creare, dove possibile, delle zone all’interno di parchi e giardini, dove poter portare i cani e farli correre liberamente».
«Ringrazio ancora una volta – ha aggiunto il sindaco – tutti i dipendenti di Veritas: sappiano che il loro lavoro, considerato tra i più umili, è invece fondamentale per la gestione della città ed è per questo che oggi ho voluto essere con loro.
Per quanto riguarda il servizio di pulizia e raccolta rifiuti, ogni giorno lavorano nel centro storico di Venezia circa 300 persone: 200 sono netturbini, una sessantina piloti delle barche che trasportano i rifiuti, mentre il resto del personale si occupa dei servizi di supporto, dalle manutenzioni alla logistica.
I rifiuti e i materiali differenziati, una volta raccolti, sono portati da circa 60 imbarcazioni nella stazione di travaso di Sacca San Biagio, dove poi vengono trasferiti in grandi chiatte che, spinte da un rimorchiatore, prendono la via di Fusina, dove si trovano gli impianti di Veritas che, tra le altre cose, trasformano il rifiuto secco in Css (Combustibile solido secondario), utilizzato da Enel nella vicina centrale termoelettrica Andrea Palladio per produrre energia elettrica.
A Sacca San Biagio, sede del cantiere di Veritas, lavorano 135 persone: si tratta per la maggior parte di piloti, ma sono presenti anche manutentori, meccanici e gruisti. Tra le attività effettuate quotidianamente ci sono lo scarico delle barche cariche di rifiuti e materiali differenziati, la dipintura e manutenzione delle imbarcazioni (anche di pronto intervento), la manutenzione di carri e cassonetti, la realizzazione di impianti elettrici e dinamici, la revisione dei motori.
Attualmente, a Venezia, ci sono due sistemi di raccolta dei rifiuti. Nei sestieri di Dorsoduro, San Polo, Santa Croce e San Marco la raccolta avviene tutti i giorni (festivi e domeniche esclusi) per autoconferimento. I cittadini portano il residuo e la differenziata del giorno in alcuni punti di raccolta presidiati, dalle ore 6,30 alle 8,30. Altrimenti, possono aspettare a casa il passaggio del netturbino per la consegna dei sacchetti. Questo metodo, in vigore dal 2015, sta dando buoni risultati sia in termini di percentuale di differenziata (40%) che di pulizia e vivibilità della città, dal momento che è diminuito il numero di gabbiani e topi che prima laceravano i sacchetti in cerca di cibo.
Questo sistema sarà presto allargato a tutta la città, prima a Cannaregio e poi a Castello. In questi due sestieri, infatti, attualmente i cittadini mettono i sacchetti del residuo e della differenziata fuori della porta di casa o dell’attività, dalle ore 6 alle 8 di ogni giorno feriale. Dalle 8 passa il netturbino con il carro e raccoglie prima una frazione, poi l’altra.
Nel 2016, nel centro storico di Venezia, sono stare raccolte 53.950 tonnellate di rifiuti, 13.396 delle quali differenziate (25,83%). La percentuale potrebbe essere più alta, se le categorie economiche che si dedicano al turismo (alberghi, bar, ristoranti, take-away, bed&breakfast, affittacamere e gestori di appartamenti turistici) si dedicassero a questa attività con più attenzione. Tuttavia, il nuovo sistema di raccolta sta prendendo piede e sono previste multe molto elevate per chi non si adegua.
Secondo i tecnici di Veritas, se la raccolta differenziata fosse eseguita da tutti in maniera ottimale, quindi non ci fossero scarti e materiali estranei all’interno delle varie frazioni raccolte, l’intera città di Venezia potrebbe aggiungere altri 3 milioni di euro di risparmio ai 5 che già sono possibili in virtù degli ottimi risultati, certificati da Ispra.