Con riferimento a quanto riportato oggi da alcuni organi di informazione, la Procuratoria di San Marco di Venezia precisa che ha ritenuto inevitabile interrompere sei rapporti di lavoro con propri collaboratori preposti alla riscossione dei contributi di accesso ai propri siti.
A seguito di rigorose indagini interne e nel rispetto delle procedure di contraddittorio previste dal diritto del lavoro, sono stati accertati fatti che hanno determinato il venir meno dell’indispensabile rapporto di fiducia con i diretti interessati.
La Procuratoria di San Marco continuerà ad agire col massimo rigore e trasparenza per garantire che tutti i contributi dei visitatori siano destinati al funzionamento e salvaguardia della Basilica Cattedrale di San Marco.
Il Primo Procuratore Carlo Alberto Tesserin, a nome di tutti i Procuratori di San Marco, manifesta l’ «enorme dispiacere con cui in Consiglio di Procuratoria si è valutato di dover prendere questa decisione, necessaria per quanto dolorosa, a tutela dell’inestimabile patrimonio culturale affidato alla Procuratoria e per rispetto nei confronti di coloro che ogni giorno lavorano e operano correttamente e con alta professionalità al suo interno e in Basilica di San Marco».
La Procuratoria di San Marco, nel rinnovare la propria fiducia ai collaboratori in servizio, conferma il massimo impegno di tutti per intensificare e accelerare i lavori di restauro a tutela della Basilica di San Marco, patrimonio dell’intera umanità. Nei prossimi giorni sarà attivato un cantiere anche sul retro della Basilica in rio della Canonica, per realizzare opere a difesa soprattutto della cripta, così da completare la protezione già assicurata dalle barriere in vetro su Piazza San Marco.
Procuratoria di San Marco, interrotto il rapporto di lavoro con alcuni collaboratori
martagasparon
collaboratrice
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