«Siamo servi inutili, ma di quella inutilità evangelica di cui il Signore vuole avere bisogno». È il messaggio di fondo che il Patriarca lancia ai giovani che, sabato di Carnevale, nella zona di Rialto a Venezia, stanno per avviare una nuova esperienza di evangelizzazione di strada.
Il Patriarca Francesco li incontra nella preghiera, nella chiesa di San Giovanni Elemosinario, poco prima delle 21. Celebra la Messa e dà loro il mandato di questa serata di annuncio del Vangelo. Andranno nelle calli, tra le maschere, «in una città – rileva mons. Moraglia che in queste ore vuole soprattutto divertirsi, ad ogni costo», fermeranno chi passa e inviteranno ad entrare un momento in chiesa, a raccogliersi qualche secondo dinanzi al Santissimo, a dialogare di vita e di fede, per chi lo ritiene.
«Vi invito – afferma il Patriarca nell’omelia – a essere capaci di guardare le persone che incontrerete come Lui le guarda. Accettando anche dei rifiuti e pensando che l’accoglienza di quella umiliazione può essere momento di grazia per voi e per la persona che ve la infligge».
Poi spiega la ragione di fondo dell’annuncio: «Perché noi crediamo? Perché c’è stato qualcuno nella nostra vita che ci ha annunciato il Signore, il Vangelo. E quella Parola onnipotente, assoluta e onnisciente, questa sera vuole avere bisogno di voi».
In questo senso anche un invito agli evangelizzatori a sentire che c’è una Presenza accanto: «Non siete soli, Lui vi precede, e tutti gli incontri che farete non sono frutto del caso: sono Provvidenza. E forse qualche persona da anni aspetta l’incontro di oggi, magari consumato in un rifiuto, ma che può darsi tocchi una ferita che si apre nel cuore di chi incontrate». Servi inutili, appunti, ma di cui il Signore vuole aver bisogno.