Sarà che dove insegna sono partite le video-lezioni, sta di fatto che questo sistema di lavoro lo applica un po’ anche da parroco. A S. Nicolò dei Mendicoli e all’Angelo Raffaele, a Venezia. Don Paolo Bellio è infatti professore di religione all’Algarotti. Vincendo una certa riluttanza, ha appena confezionato un breve video per i suoi fedeli. «Ho ritenuto alla fine di trasmettere un saluto settimanale ai catechisti e alle famiglie dei bambini».
Il modello scolastico è replicabile non solo per la tecnologia, ma anche per il contenuto. Gli argomenti trattati con gli studenti possono essere un valido spunto per un incontro “virtuale” con i giovani della parrocchia… «Quando abbiamo letto il vangelo sul comandamento dell’amore – esemplifica don Paolo – abbiamo riflettuto che lo stanno mettendo in pratica gli operatori sanitari impegnati negli ospedali».
Del resto, i catechisti scelgono loro il modo di accompagnare i ragazzi. «Ad esempio, si è proposto ai bambini: “Disegniamo un albero e mettiamoci le foglie… Ogni foglia, un pensiero, che ciascuno scriverà”».
Whatsapp e gli altri canali moderni sono utili a informare. Nessuna messa in streaming o registrata, però. «Per la domenica rimando a quella delle 11 del patriarca».
Col telefono si cerca di raggiungere chi è fuori dal giro… «C’è comunque da anni una rete silenziosa di persone che si adoperano per aiutare chi ha bisogno. Ad esempio, una signora mi dice: “Vado a fare la spesa: ha bisogno di qualcosa?”. E non solo con me… Ci sono una solidarietà e un’attenzione diffuse».
Un tratto di normalità… Ma non l’unico. «Le due chiese restano aperte con orario continuato dalla mattina alla sera, più o meno come prima». S. Sebastiano invece è gestita da “Chorus”, l’associazione che si occupa della conservazione delle chiese. E poi prosegue la consegna della borsa della spesa il lunedì. «È per chi vive con la minima… forse una quindicina di famiglie. Se ne occupano stabilmente due signore, che come un piccolo punto d’ascolto danno anche le informazioni necessarie. Ad esempio, dove poter trovare le mascherine».
La gente entra in chiesa? «Più di qualcuno. E allora ecco sui banchi il foglietto delle letture della domenica e una preghiera perché finisca l’epidemia, che ho trovato nella cappella dell’ospedale di Mestre. E al centro della chiesa, il lezionario aperto sui brani del giorno».
Giovanni Carnio