Un salto nel passato di secoli che ha riportato Venezia a vivere l’epoca delle Repubbliche marinare. Il capoluogo lagunare oggi ha ospitato il tradizionale corteo storico che ha anticipato di 24 ore la 64esima edizione del Palio delle Antiche Repubbliche Marinare, che si disputerà sabato 1° giugno con inizio alle ore 19 dai Giardini di Sant’Elena e arrivo dopo 2mila metri, davanti alla Basilica della Salute.
Questo pomeriggio il corteo in costumi d’epoca, tessuti pregiati e centinaia di comparse provenienti, oltre che da Venezia, anche da Amalfi, Genova e Pisa, è partito da piazza San Marco per poi raggiungere l’Esedra di via Garibaldi attraversando riva degli Schiavoni e riva dei Sette Martiri.
In via Garibaldi uno dei momenti clou della giornata: i componenti dei quattro equipaggi che si affronteranno domani sono stati presentati alla cittadinanza.
La Regata delle Antiche Repubbliche marinare venne istituita nel 1955 con lo scopo di celebrare le imprese di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. L’idea venne negli anni Quaranta del XX secolo al cavaliere pisano Mirro Chiaverini fino a giungere, il 10 dicembre 1955, all’atto costitutivo che sancì la nascita dell’Ente organizzativo della Regata. I famosi galeoni, costruiti dalla Cooperativa Gondolieri di Venezia, furono varati il 9 giugno 1956 a Venezia.
Il corteo di oggi ha riportato in auge quattro vicende storiche: le comparse di Amalfi hanno inscenato la grande festa che nella capitale del Ducato si tenne il 26 aprile 1002 in occasione delle nozze tra Sergio, giovane primogenito del duca Giovanni I, e la longobarda Maria, figlia del principe di Capua e di Benevento. I genovesi, invece, hanno ricordato la storica impresa di Guglielmo Embriaco, detto “testa di Maglio”, crociato che nel 1099, alla testa di una spedizione composta da 26 galee, riuscì a forzare la cinta di Gerusalemme. Due anni più tardi capitolarono anche Cesarea e Tiro. Al ritorno a Genova, tra fanfare e vessilli, Guglielmo Embriaco entrò in città con il “Sacro Catino”, che secondo la tradizione usò Gesù per mangiare l’agnello pasquale durante l’ultima cena. Non meno colorato il corteo di Pisa con protagonista Kinzica de’ Sismondi, “fanciulla eroina” che, secondo la leggenda, nel 1044 salvò la Repubblica marinara dall’assalto e dalla razzia notturna dei saraceni facendo suonare le campane. Non poteva mancare naturalmente il doge di Venezia, accompagnato da Caterina Cornaro, regina di Cipro, che nel 1489 succedette al marito Giacomo di Lusingano e donò la ricca e fertile isola alla Serenissima. Da quel momento venne proclamata “figlia prediletta di Venezia” e, oggi come allora, nel corteo è stata scortata dalle massime autorità della Repubblica di San Marco: senatori, valletti, “capitani da mar” e ambasciatori.
Di seguito i componenti dell’equipaggio di Venezia: Gherardo Gamba (classe 1984), Mattia Colombi (classe 1989), Luca Chiumento (classe 1997), Daniele Vania (classe 1996), Davide Stefanile (classe 1992), Jacopo Colombi (classe 1991), Isoken Obayagbona (classe 1992), Pietro Cangialosi (classe 1999), Sebastiano Carrettin (classe 2000), Nicola Zorzetto, Carlo Alberto Zago, Tommaso Santi (classe 1994), Stefano Morosinato (classe 1990, timoniere e allenatore).
Staff tecnico: Mauro Serena, direttore tecnico; Massimo Martini, allenatore; Stefano Morosinato, allenatore; Adriano Vianello, addetto ai materiali; Cristina De Marchi – cerimoniale; Fabio Barbierato – costumi corteo storico.