Vendere ciò che ha una storia, un’anima, è l’aspetto che più contraddistingue la sua attività. La volontà di offrire al cliente un prodotto in cui trovino spazio non soltanto qualità e originalità, ma anche il cuore, il sentimento di chi l’ha realizzato con le proprie mani. Per essere trasmesso a chi quel determinato oggetto l’ha scelto, perché visto in vetrina o scovato tra uno scaffale e l’altro all’interno della bottega. Emanuela Carraro, 55 anni, in questo tempo di pandemia fatto di tante serrande abbassate, segno di resa alla crisi, ha deciso di scommettere il proprio futuro su Venezia.
Lei, vicentina, è cresciuta nel mondo della moda finché dieci anni fa ha deciso di aprire un’attività proprio nella sua città d’origine: un negozio di bijoux dedicato alle donne di tutte le età e personalità. Poi il desiderio di trasferirsi nel centro storico lagunare, realtà che le è sempre rimasta nel cuore, «che sprigiona bellezza in ogni suo angolo e che offre una qualità di vita differente». È Emanuela stessa a sottolinearlo, a poche ore dall’inaugurazione del nuovo negozio, “Emy”, che aprirà le porte al pubblico sabato prossimo. Situato in calle de la Mandola – nel sestiere di San Marco – e di una quarantina di metri quadri, non appena varcata la soglia si apre un mondo. Lo stesso che le clienti vicentine di Emanuela hanno saputo apprezzare in questi anni, per via dell’attenta ricerca dei prodotti esposti. E che ora sarà riproposto in un contesto differente, in cui la donna ha deciso anche di vivere, diventando una residente veneziana a tutti gli effetti.
«Nel mio nuovo negozio si possono trovare accessori un po’ diversi dal solito, anche di appariscenti. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Non mi piace copiare gli altri: è importante che ognuno mantenga la propria individualità. In questi mesi ho fatto una ricerca a Venezia per evitare di vendere prodotti che si accavallassero ad altri già esistenti», riflette Emanuela, il cui cavallo di battaglia consiste nell’evitare la concorrenza con i propri vicini. Uno stile che da sempre ha fatto suo. Orecchini d’ogni forma, misura e materiale, collane, anelli: i bijoux venduti sono caratterizzati da linee estrose e ben definite, frutto del sapiente lavoro artigiano (anche siciliano e toscano, orientato alla realizzazione di splendidi ex voto), condotto con materiali di un certo livello. Oggetti a cui s’accostano anche le essenze di una maison parigina del 1720, capaci di evocare emozioni. «Tra le mie clienti, dalle ragazzine alle signore di 80-90 anni che amano indossare qualcosa di vistoso. Venire a Venezia? E’ sempre stato mio sogno nel cassetto, ora realizzato: è una città che il mondo viene a visitare, ma allo stesso tempo un posto a misura d’uomo», continua Carraro, spiegando come aprire un’attività in un contesto come quello attuale sia un modo per affrontare le difficoltà senza subirle. «Il negozio si distingue anche per il modo, poco tradizionale, con cui espongo la merce. In ogni vetrina c’è un particolare volto ad incuriosire l’occhio del cliente».
Marta Gasparon