Proporre itinerari destinati ad un turismo di qualità, migliorare l’accesso ai musei garantendo di saltare le code alle biglietterie, promuovere la sostenibilità andando a limitare il consumo della carta normalmente utilizzata per stampare i ticket, destagionalizzare arrivi e presenze. E soprattutto offrire percorsi culturali in laguna a prezzi convenienti, anche per i veneziani stessi, oltre che sconti nei bookshop e nelle caffetterie. Questi gli obiettivi del neo progetto “My special Venice”, realizzato da Confindustria Venezia-Rovigo in collaborazione con D’Uva srl: una card digitale valida per 365 giorni che consente di visitare – almeno per il momento – fino a sette istituzioni culturali della città d’acqua a seconda del “pacchetto” selezionato. L’acquisto è semplicissimo e a portata di click. Basterà collegarsi al sito ufficiale (www.myspecialvenice.com), selezionare la card che più fa al caso nostro – tre quelle proposte a prezzi differenti in base al numero di mete contenute in essa – e ricevere un QR code che andrà mostrato una volta raggiunto il luogo culturale di riferimento.
Il vero vantaggio? Al di là di un risparmio complessivo che può variare dal 20 al 30 per cento se confrontato con i prezzi di norma sostenuti per un singolo accesso, avere la garanzia di evitare le prenotazioni (se non per l’isola di San Giorgio) e lunghe file. Se la card – la prima di questo tipo che sia stata sviluppata e già richiesta anche da altre destinazioni – va da un costo di 62 euro per il “pacchetto” più completo, a 41 e 35, le realtà veneziane visitabili sono per ora: Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Collezione Peggy Guggenheim, Fondazione Querini Stampalia, Teatro La Fenice, Fondazione Giorgio Cini, Labirinto Borges, Teatro Verde, Vatican Chapels e Palazzo Cini.
«Abbiamo esaminato alcuni dati – evidenzia Salvatore Pisani, presidente della sezione Turismo di Confindustria Venezia –. Nel 2020 solo il 3% delle persone prenotavano i musei in maniera digitale, mentre l’86% nelle biglietterie e l’11% tra agenzie e altri canali di vendita». Considerazioni che hanno portato a dar vita ad un progetto che farà in modo che l’utente possa visitare ciascuna meta contenuta nella card nell’arco di un anno intero, dando dunque la possibilità di “spalmare” arrivi e presenze anche in periodi di minor afflusso turistico. «La card non è nominativa – conclude Ilaria D’Uva, amministratore D’Uva srl – e l’iniziativa, che è appena stata lanciata, è pronta per essere arricchita di ulteriori iniziative e visite».
Marta Gasparon