Amore, carità e solidarietà verso i poveri e gli ultimi: sono state le virtù di San Nicolò. Lo ha ricordato mons. Giuseppe Andrich, vescovo emerito di Belluno-Feltre, nell’omelia della Messa che ha presieduto, giovedì 6 dicembre, nella chiesa di San Pietro a Murano.
In quel giorno, infatti, Murano, come da tradizione secolare, ha celebrato la festa di San Nicolò, patrono dei vetrai e della loro plurimillenaria arte vetraria.
Prima della liturgia l’associazione “Murano Viva”, in collaborazione con la Remiera Murano, ha organizzato l’accoglienza a San Nicolò, arrivato (nella persona di un figurante) a bordo di una caorlina nel campo Santo Stefano adiacente alla chiesa, dispensando caramelle e doni ai ragazzi.
Mons. Andrich ha sottolineato anche che Nicolò, nel suo tempo, si fece promotore della Verità del Vangelo e sostenitore della Umanità e Divinità di Cristo contro le eresie ariane. Il vescovo emerito ha paragonato questi mali alle eresie del nostro tempo, che stanno producendo tanti nuovi martiri della fede.
Al termine della Messa il solenne momento della benedizione del “Pane di San Nicolò”, offerto dai panificatori della famiglia Marcato e condiviso poi da tutti i presenti. A seguire l’apertura della mostra vetraria di beneficenza a favore della Collaborazione pastorale dell’isola.
(con la collaborazione e le foto di Gianluigi Bertola)