Un gioioso ritrovarsi. Lo hanno voluto, dieci anni dopo, i promotori della riscoperta del Beato Daniele d’Ungrispach, il podestà di Pordenone nato a Cormons e morto nel 1411 nell’isola veneziana di Murano, tutto intento a donare ai poveri in nome di Dio, lui ricco principe di stirpe germanica e facoltoso mercante sulla rotta Noncello/Venezia.
Il ritornare sui suoi passi è cominciato dal duomo pordenonese, del quale Daniele fu procuratore ricco anche di pietà cristiana. L’arciprete mons. Quaia ha accolto domenica 26 settembre, festa anniversaria fondativa del tempio, i cormonesi e veneziani venuti a omaggiare Daniele con il labaro dell’associazione Ungrispach (Cormons) e con il coro “Benedicite” (Venezia-San Marco).
Quest’ultimo, diretto da mons. Giuseppe Camilotto, già parroco a Murano, ha accompagnato la messa solenne al termine della quale c’è stato spazio per la foto degli ospiti con i pordenonesi che promossero il centenario del 2011 (guidati da Piergiorgio Zannese) e che vollero la lapide commemorativa affissa sul lato di Palazzo Ricchieri, che guarda all’ingresso del duomo. Tutti si sono dati appuntamento al duomo di Cormons a fine marzo 2022, e poi il 14 maggio a San Donato di Murano dove il corpo incorrotto di Daniele d’Ungrispach è esposto alla venerazione.