Roberta Rizzo, nota scrittrice per bambini e ragazzi che si firma con lo pseudonimo di Moony Witcher, torna a vivere a Venezia, in controtendenza rispetto alla “fuga” dei veneziani che sempre più spesso decidono di vivere fuori città.
L’autrice, nata e cresciuta nell’isola della Giudecca, si era trasferita a 28 anni a Pavia per motivi di lavoro, ma non aveva mai venduto la casa nella città lagunare, aspettando l’occasione per tornare. «Adesso mio marito è in pensione – spiega Roberta Rizzo – e quale città poteva dare più ispirazione a me che scrivo e a lui che è appassionato di arte?».
Il suo ritorno non avrà solo un valore affettivo: l’autrice, infatti, denunciando la situazione attuale di Venezia, ha in mente alcuni progetti che vorrebbe proporre alla città per promuovere la cultura e offrire maggiori opportunità ai giovani. «Ho l’impressione che la Venezia di oggi sia in vendita, se non in svendita – dichiara con forza Roberta Rizzo – perché non viene rispettata nella sua unicità e perché la cultura veneziana sta venendo dimenticata, nonostante la Serenissima sia stata la più longeva repubblica della storia. Il turismo è un’importante fonte di sostentamento, ma deve essere controllata. Le problematiche sono tante e complesse, ma penso che si dovrebbe limitare, per esempio, la presenza di bed and breakfast e offrire ai giovani non solo agevolazioni economiche, ma anche opportunità lavorative e iniziative culturali».
L’autrice spera di poter aiutare la città: «Vorrei creare degli spazi di incontro – spiega la scrittrice – che permettano ai giovani europei di unire i loro sogni, la loro creatività e le loro volontà, di scambiarsi idee e progetti. Degli spazi legati all’umano sapere. Ci sono molti luoghi in città che potrebbero essere sfruttati, come per esempio il Lido. Il mio sogno è di creare un festival europeo a Venezia dedicato ai giovani e che unisca attività di letteratura, danza, musica, filosofia, arte, teatro ed economia. Lo proposi ai sindaci precedenti, ma purtroppo allora non ottenni risposta. Spero in futuro di trovare maggiore attenzione».
Roberta Rizzo per luglio annuncia inoltre la ristampa della collana che ha costituito il suo esordio e che, tradotta in 30 lingue, ha appassionato milioni di ragazzi in giro per il mondo, “Nina, la bambina della Sesta Luna”. «Ho proposto al mio agente letterario una ristampa perché il primo libro aveva ormai 20 anni e molti, già da prima della pandemia, mi segnalavano che non sempre in libreria erano presenti tutti i libri della collana. Io penso che non sia un caso il fatto che Nina ritorni sul mercato nello stesso momento in cui io ritorno a Venezia».
Camilla Pustetto