Ad animare la messa ci sarà anche il “suo” coro. Verranno celebrati venerdì 19, alle 11.30, nella chiesa di Sant’Antonio al Lido, i funerali di Mauro Plevani, morto domenica 14 all’età di 75 anni.
In molti hanno sottolineato che la morte, proprio nel giorno di San Camillo de Lellis, patrono degli ammalati e degli operatori sanitari, pare non essere una semplice casualità. Negli ultimi quattro anni, caratterizzati da grande sofferenza, lunghi ricoveri e una sfortunata serie di coincidenze negative, Plevani è stato un esempio prezioso anche nel modo di affrontare la sofferenza.
Pensava sempre agli altri, prima che a se stesso, nonostante i gravi problemi con cui doveva lottare e convivere e aiutava, per quanto le forze gli concedevano, gli altri che con lui condividevano questa fase difficile della vita. Fino all’ultimo non ha perso la speranza la voglia di guardare al futuro, e la passione per un impegno civico a vantaggio del suo Lido, oltre a una genuina passione politica, prima militando tra i Socialisti, poi come iscritto del Partito Democratico. E anche il fatto che la sua ultima uscita pubblica sia stata il 26 maggio, proprio per adempiere il diritto – dovere del voto, in occasione delle ultime elezioni europee, pare essere stato un altro segno prezioso della grande lezione che lascia in eredità alla sua famiglia e agli amici.
«Per me papà è una persona meravigliosa, un punto di riferimento imprescindibile – ricorda profondamente commossa la figlia Marta – senza di lui non ce l’avrei mai fatta nella complessità della vita. Eravamo complici anche nel sostenerci a vicenda. Mi ha insegnato moltissimo, in particolare la capacità di saper valorizzare la parte buona e bella delle persone, senza mai giudicare o portare rancore verso eventuali torti subiti».
In parrocchia a Sant’Antonio era molto attivo, stimato e benvoluto. Partecipava al gruppo di catechesi per adulti e il suo orgoglio era il coro, che animava le liturgie, di cui faceva parte. E proprio il coro era stato a trovarlo, alcuni anni fa, per animare la messa in ospedale durante il suo ricovero.
Lui, appena rientrato a casa, aveva ripreso il suo posto, nel coro, arrivando in chiesa, con il deambulatore che lo sosteneva, con grandi sforzi pur di non mancare. Dal punto di vista lavorativo è stato, fino alla pensione arrivata dopo il 2010, funzionario del Provveditorato al Porto di Venezia (oggi Autorità di Sistema portuale di Venezia e Chioggia), come capoarea della Sicurezza.
Mauro Plevani lascia la moglie Armanda, la figlia Marta, con Esteban, e gli adorati nipotini Giacomo e Anita. (L.M.)