Sarà la Polizia locale di Venezia, d’ora in poi, ad erogare sanzioni amministrative a chi viola il Codice della navigazione anche sulle acque di competenza del Provveditore alle Opere pubbliche, senza il rischio che vengano poi annullate.
La convenzione che permette di introdurre questa novità è nella convenzione sottoscritta oggi dal Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e il Comune di Venezia, che fanno così rete per garantire la sicurezza della navigazione e contrastare il fenomeno del moto ondoso.
“Il Protocollo – ha spiegato il Prefetto Vittorio Zappalorto – servirà a dare effettività alle sanzioni amministrative che finora venivano erogate dalla Polizia locale in un ambito che non era di competenza del Comune, con la conseguenza che i ricorrenti avevano gioco facile ad ottenerne l’annullamento. L’atto odierno è la dimostrazione della volontà di tutte le Istituzioni di voler collaborare con il Comune di Venezia per il controllo del moto ondoso”.
Il bacino lagunare, esteso per 55mila ettari, con oltre 6mila chilometri quadrati di canali, è per la stragrande maggioranza all’interno del territorio comunale di Venezia. Le sanzioni che la Polizia locale eleva annualmente per il superamento dei limiti di velocità in laguna sono invece millecinquecento.
La Polizia locale sarà quindi delegata non solo a erogare la contravvenzione, ma anche a effettuare le successive attività amministrative, applicare le sanzioni e riscuotere il dovuto.