«Abbiamo trascorso cinque belle giornate riflettendo sul tema dell’amicizia, messa a confronto con le figure di Saul, Davide e Gionata. Le lodi al mattino, la compieta alla sera, la Scrutatio, il pellegrinaggio notturno con fiaccole e torce lungo le strade del paese ripide e deserte prima di passare attraverso il bosco, e risalire all’alba per l’eucarestia nella calda chiesetta; Maria, la sacrestana, l’aveva aperta e illuminata per noi di buon mattino. Infine, l’ultimo giorno, la parola del Vangelo, il vero Tesoro, per ognuno di noi al termine di una combattutissima caccia».
Sono le parole con cui i 90 giovani della parrocchia di Santa Maria Formosa, a Venezia, fanno il bilancio del campo estivo che hanno vissuto insieme, dal 22 al 26 luglio scorso.
Un’esperienza di grande ricchezza, proprio perché al centro c’era un contenuto raro: l’amicizia secondo la Parola di Dio. «Il nostro campo – raccontano i giovani – è cominciato così: due ore e mezza di sosta presso il convento dei Cappuccini di Brunico per la penitenziale d’inizio, dove i non più giovani padri ci hanno accolto e aiutato con le confessioni, dandoci inoltre la possibilità di fermarci per il pranzo al sacco nell’adiacente parco. Con l’aria di montagna intorno e l’afa alle spalle, dopo qualche erto tornante siamo arrivati nella gola di Lappago, più o meno in Valle Aurina, un paesino di poche anime, uno svettante e rosso campanile con la chiesetta accanto, una manciata di case aggrappate alla verde collina e, ancora più in alto, il nostro albergo, a dominare la valle».
Tanti giochi, sfide, gare e corse durante le giornate insieme: «Per misurarci tutti con la forza, l’arguzia, lo scatto; qualche ballo improvvisato e le chitarre sempre con noi nei momenti di preghiera e di svago in quest’estate 2017. A concludere le esperienze dell’ultima sera l’incontro attorno al fuoco di un grande falò acceso un po’ più a valle, al di là del torrente. E la foto ricordo di noi 90 partecipanti».