«Incontrare un professionista competente, onesto, corretto per il cittadino vuol dire fare un passo decisivo per affrontare al meglio e con la giusta serenità il problema con la giustizia con il quale si deve misurare». È una sottolineatura centrale fatta dal Patriarca Francesco stamattina, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Ordine degli avvocati di Venezia, alla cittadella della Giustizia a Piazzale Roma.
Il Patriarca, invitato nella circostanza, ricorda due aspetti basilari del ruolo e del lavoro dell’avvocato. Innanzitutto, «la tutela dei diritti di ciascuno – rileva mons. Moraglia – è collegato alla concreta ed effettiva difesa di tali diritti, e questa difesa viene svolta dagli avvocati, investiti del ruolo di garanti della libertà e dei diritti di chi si affida ad essi. D’altro canto, i regimi totalitari cercano di asservire l’avvocatura o limitarne la libertà e l’indipendenza, perché così limitano la libertà dei cittadini, che vengono ridotti a sudditi. Questo dice – osserva ancora il Patriarca, rivolgendosi alla platea di avvocati presenti – quanto siete importanti negli equilibri costituzionali dello Stato».
Poi c’è «un aspetto più pratico ma credo importante, perché l’avvocato ha anche, anzi, ha soprattutto una coscienza. L’avvocato spesso è il primo soggetto con cui viene in contatto una persona quando questa ha un problema con la giustizia, sia civile, penale, amministrativa o tributaria». Perciò competenza, onestà e correttezza del professionista sono fondamentali per l’approccio ordinato e sereno del cittadino al mondo della giustizia.
«In questa ottica – riprende mons. Moraglia – sono importanti i principi fissati dal vostro codice deontologico, tra i quali indico in particolare i doveri di probità, lealtà, correttezza, diligenza e competenza. Questi principi hanno anche un’evidente rilevanza dal punto di vista morale, perché vanno a incidere sulla coscienza dell’avocato. Il rispetto di questi principi da parte di un legale, unitamente ad uno Stato che garantisca i diritti del cittadino e del suo avvocato, tutelandone e valorizzandone il ruolo, sono garanzia per il corretto funzionamento della giustizia e, in fin dei conti, sono garanzia della libertà di tutti noi». (G.M.)