Il ruolo dell’idrogeno nella transizione energetica di Porto Marghera è stato il tema al centro dell’evento Aperiporto che si è tenuto mercoledì pomeriggio nell’ex-chiesetta di Santa Marta. All’incontro, organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, in collaborazione con Hydrogen Park e SAPIO, hanno partecipato il presidente del Autorità portuale Fulvio Lino Di Blasio, Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto, Andrea Bos, Presidente di Hydrogen Park, e Alberto Dossi, Presidente del Gruppo SAPIO.
Insieme a loro sono intervenuti Stefania Crotta, Direttore Generale Programmi e Incentivi Finanziari del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Santo Romano, Direttore Area Politiche economiche, capitale umano e programmazione comunitaria della Regione Veneto, Domenico Russo, Direttore di Stabilimento di Porto Marghera del Gruppo Sapio, Francesca Paludetti, Chief Corporate Development Officer del Gruppo Sapio.
“In un contesto europeo impegnato a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050- ha introdotto Di Blasio, presidente dell’AdSPMAS- siamo chiamati non solo a portare il nostro contributo per la decarbonizzazione ma, nell’ottica di una strategia nazionale, a realizzare un nuovo modello che vede nei porti veri e propri hub energetici. Una sfida che ci ha visti, e ci vede, impegnati in diverse piattaforme progettuali finalizzate a sostenere lo sviluppo di energia da fonti alternative e in particolare dall’idrogeno. La prima collaborazione è stata quella avviata nel 2021 proprio con SAPIO Srl e Hydrogen Park con il memorandum per lo sviluppo di un hub per l’idrogeno verde all’interno dell’area portuale. Oggi questo memorandum viene rinnovato e rafforzato e ci vedrà impegnati nel favorire un’integrazione con le realtà industriali e logistiche insediate a Porto Marghera. A questa, si è aggiunto, nel 2022, uno studio realizzato nell’ambito del progetto UE Susport che ha dimostrato la capacità del nostro sistema portuale di soddisfare il potenziale fabbisogno di idrogeno dell’hinterland e dell’intero nord-est. Nel 2023, abbiamo preso parte al gruppo di lavoro Cantiere Idrogeno della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità e aderito alla European Hydrogen Port Network, la rete istituita nell’ambito della clean hydrogen partnership che rappresenta e promuove il settore dell’idrogeno in Europa. Si tratta di azioni che stiamo portando avanti nella convinzione che Porto Marghera e l’intero sistema portuale veneto possa rivestire un ruolo fondamentale nella transizione energetica e nella capacità di tenere assieme industria, logistica ed economia circolare”.
“La volontà della Regione del Veneto è chiara – ha commentato Roberto Marcato, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto- E a testimoniarlo c’è la previsione contenuta nel nuovo Piano Energetico regionale licenziato nel 2024 e la manifestazione d’interesse del 22 gennaio 2022 attraverso la quale, la Regione del Veneto, ha aderito al Bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), finanziato dal PNRR, per il sostegno di progetti per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili in aree dismesse. È in virtù di tale azione politica e amministrativa se abbiamo garantito, tramite bando, un concreto sostegno ai progetti presentati stasera. Ma non ci siamo limitati a questo. La Regione del Veneto ha infatti destinato 30 milioni di euro, risorse stanziate dal Piano Operativo Regionale FESR 2021-2027, per la riconversione verso produzioni green di aree altrimenti abbandonate. Credo che Porto Marghera sia un sito ideale per fare nascere e crescere la Hydrogen Valley regionale, sia per gli spazi che offre, sia per sfruttare al meglio le potenzialità connesse alla ZLS, strumento che abbiamo fortemente voluto e volano per sostenere lo sviluppo di una economia sostenibile rivolta alla transizione ecologica”.