Perché la cecità non sia un limite per i bambini, perché possano crescere liberi di sognare, autonomi e ricchi di belle esperienze. È a questo obiettivo che quest’anno punta la festa di fine estate nell’isola della Certosa che si terrà domenica 29 settembre, a partire dalle 11, organizzata della Fondazione Elena Trevisanato Onlus, realtà nata in ricordo di Elena, ragazza veneziana prematuramente scomparsa.
L’intero ricavato della festa servirà infatti per finanziare l’acquisto di generi alimentari per la scuola per bambini ciechi e ipovedenti di Shashemene, città dell’Etiopia situata 240 km a sud di Addis Abeba. La scuola ha come obiettivo quello di educare gli oltre 100 bambini non vedenti del paese provvedendo a tutte le necessità educative e di vita degli alunni, visto che le loro famiglie non sono in grado di offrire loro le cure necessarie.
Gli alunni frequentano la scuola dal 1° al 7° grado, per poi proseguire gli studi superiori e universitari, dove l’Istituto continua a fornire supporto fino al raggiungimento dell’autonomia e dell’autosufficienza.
Il bello di questa scuola è che, oltre ad insegnare le basi del sistema Braille e la formazione in mobilità e orientamento con il bastone, ha come obiettivo quello di restituire dignità ai bambini, aiutandoli a soddisfare i bisogni primari come cibo e alloggio, offrendo un’istruzione efficace e promuovendo lo sviluppo morale e disciplinare.
Valorizzare i propri talenti. «Conosciamo personalmente suor Sara che gestisce l’istituto. Oltre all’istruzione scolastica i bambini scoprono e valorizzano i propri talenti partecipando ad attività manuali, sport, musica e laboratori di teatro, con l’obiettivo di dare loro una formazione completa e farli crescere consapevoli delle loro potenzialità», spiega Elisa Andreoli, consigliera della Fondazione e moglie di Paolo Trevisanato, il fratello di Elena. «La maggioranza di loro – prosegue – proviene da famiglie poverissime e avrebbe come unica alternativa la strada dove mendicare. Questa realtà rappresenta per tutti loro non solo un’opportunità di istruzione, ma una seconda casa, amici e un posto sicuro dove crescere per poter un domani realizzare i propri sogni».
“Sogni in vista” è allora il titolo di quest’anno della festa, arrivata alla nona edizione. Questa, come sempre, prevede molte attività per adulti e bambini: tornano a grande richiesta il laboratorio di creazione degli aquiloni e poi giochi, laboratori creativi e animazione per i più piccoli, ma anche il torneo di ping pong a coppie (iscrizione a: info@fondazione-elena.org).
Novità di quest’anno è invece il laboratorio di disegno ad acquerello per adulti (iscrizioni a carto.gianola@libero.it). Originale poi “DANZA/TE”, un laboratorio creativo di movimento collettivo per bambini a partire dai 7 anni e genitori, volto a riscoprire forme di comunicazione e ascolto.
Dalle 12.30 poi pranzo a base di pasta e fagioli, pizze Roncadin e le specialità Rosa Salva. Birra e caffè saranno offerti da Disanmarco, e non mancheranno dolci sorprese e tante nuvole di zucchero filato per i più piccoli.
Al pomeriggio si terrà un momento di approfondimento e sensibilizzazione con la tavola rotonda dal titolo “Cittadini, dunque inclusi; inclusi, dunque cittadini”, dove con operatori del settore che lavorano nel territorio si affronterà il tema dell’inclusione e dell’integrazione da diversi punti di vista tra cui scuola, permesso di soggiorno, lavoro, casa, lingua… Contemporaneamente “Fiabeinbici” porterà i più piccoli nel magico mondo delle storie animate, con fiabe di lupi sgangherati, bambini scatenati e mostri strampalati.
Il resoconto dei progetti. La giornata, oltre ad offrire divertimento, vuole anche sensibilizzare le persone sull’impegno della Fondazione. Proprio per questo verrà mostrato il risultato del progetto di Tree nurseries avviato, grazie al ricavato della festa dello scorso anno, nei villaggi di Kayane e Kunka per la creazione di due vivai di piante da frutto gestiti ognuno da sette donne. Il progetto, che oltre a garantire un reddito alle donne promuove anche la diversificazione alimentare, ora verrà replicato dalla Fondazione nei villaggi di Kore e Denan.
Per partecipare alla festa la donazione minima consigliata è di 24 euro per gli adulti e di 10 euro per i bambini dai 5 ai 14 anni. Diverse sono le modalità di acquisto dei biglietti: online su https://ticketstripe.com/fondazioneelena, oppure presso i negozi Ottica fotografia Ferruzzi, le Cartolerie Gianola a San Trovaso e Guglie, Momma, Caffè Girani Antica torrefazione veneziana e la libreria San Michele a Mestre. Si può anche scrivere a: info@fondazione-elena.org o telefonare a Liliana 349.009.46.70. Il programma completo su: www.fondazione-elena.org.
Francesca Catalano