«Ognuno sente la Festa di San Pietro come propria. E questo è un passaggio importante. Noi offriamo uno spazio, e poi sono le persone a proporre molte iniziative. Noi offriamo questa vetrina a tutti, purchéi progetti abbiano un fine benefico per la collettività e naturalmente in sintonia con lo spirito della Festa». Paolo Basili, presidente del comitato organizzatore della Festa di San Pietro di Castello, dà questa sottolineatura all’edizione 2019, che inizia martedì 25 con il pomeriggio dedicato agli anziani, mentre da mercoledì 26, la sera, saranno aperti gli stand gastronomici con specialità veneziane.
Per questa prima serata ci sarà già un evento clou: alle 21.15 salirà sul palco della festa il comico di Zelig Dado protagonista in “L’impertinente” che darà il via all’evento all’insegna delle grandi risate (il programma si può consultare qui).
La messa con il Patriarca. La solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca monsignor Francesco Moraglia è in programma per domenica 30, alle ore 10.15. La partenza del corteo acqueo sarà alle 9.45 dal canale di San Giuseppe e il Patriarca, accompagnato dal parroco delle quattro parrocchie salesiane, don Narciso Belfiore, arriverà in gondola. Sarà anche quest’anno un programma molto ricco, con proposte diverse per accontentare un po’ tutti i gusti e partecipanti di età diverse. Generazioni differenti, ma tutte unite dalla volontà di fare festa insieme a Castello. «Come in una famiglia – dice Basili – e noi ci teniamo molto a questo. Diamo il significato di ritrovarsi e sentirsi comunità, ognuno con un suo ruolo, ma per un progetto comune».
La scelta ecologica. Quest’anno la Festa di San Pietro darà anche un messaggio forte di rispetto ambientale. «Tutta la Festa – conclude Paolo Basili – passerà al bio compostabile. Una svolta importante se consideriamo come la sagra porti con sé anche una grande quantità di rifiuti e materiale di scarto. Ma il ringraziamento più grosso va, come sempre, ai nostri meravigliosi volontari. Saremo in 150 a lavorare nei giorni della festa. Solo per un sorriso e per la gioia di mantenere viva una nostra antica tradizione. E’ la nostra storia che continua».
Lorenzo Mayer