Piccoli ma preziosi segnali di ripartenza. E’ questa la strada scelta dai volontari promotori della Festa di San Pietro di Castello in programma nell’ultima decade di giugno. Anche per il 2021, come già lo scorso anno, sarà mantenuto l’aspetto liturgico della festa, con la conferma della presenza del Patriarca, monsignor Francesco Moraglia, che presiederà l’Eucaristia domenica 27 nella Basilica Concattedrale di San Pietro di Castello. Attorno a questo momento ci sarà qualche piccolo evento, a ribadire la volontà di ripartire.
«Ancora non abbiamo definito il programma – spiega il presidente del comitato promotore della sagra di San Pietro di Castello, Paolo Basili – siamo in attesa di capire come evolverà la situazione epidemiologica. Ma alcune cose sono già chiare: anzitutto non verranno montati gli stand gastronomici, a prescindere dal fatto se ci sarà il coprifuoco o no a fine giugno. Vogliamo essere assolutamente rispettosi delle disposizioni a tutela della salute pubblica. Come volontari siamo consci delle nostre forze e sappiamo che non saremmo in grado di controllare adeguatamente il rispetto del distanziamento tra le persone e sarebbe forte il rischio di assembramento, in una festa come la nostra che, a regime, richiama in campo ogni giorno tre o quattromila persone. Per quest’anno, dunque, rimandiamo ancora, in attesa di ripartire a tutti gli effetti nel 2022. Ma qualche piccolo evento ci sarà, anche se a numero chiuso. Si sta lavorando per programmare un concerto in chiesa e per una commedia. Piccoli eventi – sottolinea Basili – rivolti a anziani e bambini. E se il Comune lo consentirà, confidiamo di poter disputare le tradizionali regate».
Domenica 20 la festa si aprirà con la messa alle ore 10.30 in Basilica, con la commemorazione di san Lorenzo Giustiniani, primo Patriarca di Venezia. I piccoli eventi che si spera di poter organizzare dovrebbero tenersi da venerdì 25. Sicuramente la liturgia del 20 e ancor più quella del 27 saranno animate dall’organo restaurato. Per la celebrazione solenne di domenica 27, presieduta dal Patriarca Francesco, saranno invitate tutte le Scuole Grandi di Venezia. Monsignor Moraglia arriverà in gondola dal canale di San Giuseppe grazie al corteo acqueo organizzato dalla Remiera Casteo. La celebrazione, diversamente dallo scorso anno, non sarà all’aperto ma tornerà all’interno della Basilica Concattedrale, dove ci sono spazi sufficientemente ampi a garantire il rispetto del distanziamento sociale. L’accoglienza del Patriarca inizierà davanti alla Basilica, poi alle 10.30 la celebrazione a cui sono invitate tutte e quattro le parrocchie salesiane (Sant’Elena, San Pietro, San Giuseppe e San Francesco di Paola). Sarà il parroco don Narciso Belfiore a dare il benvenuto al Patriarca Francesco. Confermato anche il gesto tradizionale che prevede la consegna al pastore della diocesi dell’anello piscatorio, cerimonia simbolica introdotta, per primo, dal Cardinale Pietro La Fontaine nei primi anni del ’900.
Lorenzo Mayer