Si terrà anche quest’anno, giovedì 16 luglio alle ore 18.30, la celebrazione per la solennità della Festa della Madonna del Carmelo in chiesa ai Carmini, che sarà presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia.
Questa volta però, in via precauzionale e nel pieno rispetto delle normative anti-contagio, non sarà possibile svolgere la storica processione con cui ogni anno le confraternite e gli ordini cavallereschi raggiungono la chiesa partendo dalla Scuola Grande dei Carmini.
Si spera almeno che per quel giorno i presenti, una volta preso posto in chiesa a debita distanza, possano togliersi la mascherina come già avvenuto per altri avvenimenti in città negli ultimi giorni. In compenso però la celebrazione si svolgerà proprio dinanzi all’altare della Scuola del Carmelo, evento di cui non si ha memoria almeno negli ultimi 50 anni. Questo per via dei lavori di restauro al pavimento del presbiterio e alla cappella del Ss. Sacramento che sono iniziati da una decina di giorni e che hanno reso necessaria una riorganizzazione degli spazi in chiesa. I banchi infatti sono stati tutti orientati verso l’elegante altare della Scuola del Carmelo posto nella navata destra, dove da alcuni giorni si celebrano già le S. Messe. «Ci fa molto piacere festeggiare quest’anno la solennità del Carmelo davanti all’altare della Scuola, riprendendo così una tradizione che ormai era dimenticata» commenta il Guardian Grando Franco Campiutti.
L’altare presenta una pala centrale di fine ’500 che ritrae la Vergine mentre consegna lo scapolare a San Simone Stock, dono del pittore e confratello Pace-Pace. Inoltre suggestive sono le due statue laterali all’altare ad opera di Giuseppe Torretti e Antonio Corradini, che rappresentano l’Umanità e la Verginità, e gli angeli cerofori in bronzo sopra le balaustre dell’altare di Girolamo Campagna. Preziosa anche la decorazione ad affresco della cupola con gli angeli in gloria realizzata nel ’700 da Sebastiano Ricci. E ancora, proprio in questi giorni, è stato ripristinato l’antico tabernacolo che un confratello dei Carmini ha ipotizzato possa essere opera dello Scalfarotto, visto che riprende la facciata di San Simeon Piccolo progettata dell’architetto, un’ipotesi che la Scuola accerterà prossimamente. È in questa bellissima cornice che 180 persone potranno partecipare alla S. Messa. Saranno presenti i rappresentanti delle altre confraternite della città: Scuola Grande di San Rocco, di San Giovanni Evangelista, di San Teodoro e la Scuola Dalmata. Ci saranno anche delegazioni degli Ordini cavallereschi di Malta, Ss. Sepolcro di Gerusalemme, Ordine Costantiniano di San Giorgio e gli Araldi del Vangelo.
È prevista anche la partecipazione di rappresentanti civili e militari, tra cui Guardia di Finanza, Esercito, Marina Militare, Prefettura e Questura. Già confermata la presenza del comandante dei Carabinieri, il colonnello Mosè De Lucchi, dell’assessore Paola Mar e della consigliera comunale Lorenza Lavini. «Abbiamo invitato le varie delegazioni a limitare il numero dei presenti e mandare massimo 3 o 4 unità in rappresentanza, a differenza degli scorsi anni quando si arrivava anche alla dozzina. Questo – spiega il Guardian Grando – per evitare assembramenti e garantire il rispetto del distanziamento sociale». Della Scuola dei Carmini invece saranno presenti una quarantina di confratelli che ad oggi conta circa 300 persone, tra cui diversi giovani: «Negli ultimi anni abbiamo avuto una rifioritura di adesioni di giovani ragazzi tra i 18 e i 20 anni» dice Campiutti, raccontando che in particolare proprio uno di questi ragazzi ha chiesto di far parte della confraternita dopo un periodo di alternanza scuola-lavoro svolto nella Scuola. «Questo ci fa molto piacere, è indice di un attaccamento a queste antiche istituzioni. Vuol dire che c’è una nuova ripresa che fa ben sperare per il futuro».
Francesca Catalano