“Farsi prossimo e condividere con chi ha bisogno. E’ questa l’esperienza che i veneziani hanno saputo fare nel 1500 guardando alla festa del Redentore, il Signore che salva. Ed è questa anche la testimonianza di San Camillo de Lellis che è riuscito anche a coinvolgere altre persone in questa sua missione fondando un ordine religioso”.
Con queste parole nell’omelia, don Giancarlo Iannotta, cui il Patriarca Francesco ha voluto affidare anche l’assistenza spirituale nelle strutture di cura, ha ricordato l’importanza della celebrazione della santa messa nel parco dell’ospedale San Camillo degli Alberoni al Lido.
Un momento di preghiera pensato nella settimana in cui, per la precisione il 14 luglio, si festeggiava San Camillo de Lellis patrono degli ammalati e degli operatori sanitari. Una celebrazione che, spiritualmente, ha unito tutta la Collaborazione pastorale del Lido nelle sue sei parrocchie. L’ingresso però, a causa del Covid, è stato possibile solo a quanti erano già ospiti della struttura non ad estranei.
Alla celebrazione, presieduta da don Iannotta, erano presenti anche le religiose delle Suore Mantellate di Pistoia, che hanno in gestione l’ospedale San Camillo da agosto 2019. Don Giancarlo ha anche ricordato come la situazione vissuta da Venezia durante la peste sia per certi versi simile a quella che abbiamo vissuto anche noi negli ultimi mesi con tanta gente nel bisogno. (L.M.)