È morto Maurizio Calligaro. Si è spento per un malore improvviso, a 67 anni.
Calligaro è stato per decenni uno dei dirigenti più laboriosi e noti della pubblica amministrazione veneziana, un punto di riferimento, per competenza e passione per l’impegno sociale, ovunque abbia operato.
Nato il 5 dicembre del 1954, veneziano, Maurizio Calligaro si laurea in Urbanistica allo Iuav. Nell’85 entra in consiglio di quartiere di Cannaregio, nell’88 ne diventa presidente e nel ’90 viene eletto consigliere comunale. Dall’88 al ’94 lavora in Regione come segretario del gruppo dei Verdi. Nel ’94 diventa capo di gabinetto del sindaco Massimo Cacciari, fino al 2000. Con l’elezione di Paolo Costa entra in Amav, dove rimane fino al 2005 rivestendo anche l’incarico di direttore generale, tornando in Comune a fianco di Cacciari, rieletto per la terza volta. Terminata quella esperienza torna a Veritas, occupandosi prima di gestione dei rifiuti e negli ultimi anni dell’acqua, come Direttore della Direzione Qualità Ambiente Patrimonio Servizi.
Intervistato tre anni fa da Gente Veneta, in occasione del pensionamento, facendo un sunto della sua esperienza amministrativa e politica, diceva: «Le persone fanno la differenza. Specie se ritengono che la principale risorsa sia il “capitale umano”. Mi riferisco ai dirigenti: se riesci a creare una fusione di questo tipo, tra politica e dirigenti, i risultati arrivano».
«Un uomo dalle tantissime qualità: è raro trovare, in una sola persona, un tale concentrato di tratti positivi»: ancora scosso e incredulo, il direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, lo ricorda così:«Oltre a essere un amico, oltre a essere una persona generosa, Maurizio era un grande collega: abbiamo vissuto trent’anni di lavoro vicini, insieme. È sempre stato presente e adesso è difficile immaginarsi senza di lui». (G.M.)