Lavori a uncinetto piccoli, semplici e colorati: è questa la chiave del successo dell’iniziativa “Il Filo dell’Amicizia”. Piccole mattonelle della misura di 15×15 cm in filo acrilico colorato per costruire un albero di Natale da esporre in Via Garibaldi. L’iniziativa è nata nel patronato Salesiano Leone XIII, del sestiere di Castello, grazie a due giovani donne, Ornella e Selena, che dal 19 gennaio di scorso sono partite a comporre i primi pezzi dei 1000 quadratini di stoffa necessari all’impresa, basandosi su un’idea già realizzata nel comune di Trivento in Molise.
«L’anima dell’iniziativa è stare assieme, costruire qualcosa di bello e variopinto. Ognuno farà un piccolo pezzo del lavoro ma il risultato finale sarà un successo di tutto il gruppo», racconta Ornella. Perché il bello di questa iniziativa è che a lavorare all’uncinetto, ogni sabato pomeriggio in patronato, è un gruppo di persone di età diverse, come se il filo lavorato all’uncinetto unisse le generazioni. Il tutto, con uno scopo benefico.
Al primo progetto dell’albero di Natale si è infatti aggiunto l’obiettivo di creare un arazzo, sempre in patchwork fatto ad uncinetto, di 12 metri per 4, da esporre sul campanile di san Pietro di Castello, in occasione della festa patronale del prossimo giugno. I quadrati di stoffa, usati in questa occasione, saranno più grandi, 40cmx40 e verranno successivamente venduti come cuscinetti, dopo opportuna trasformazione, per raccogliere fondi a favore del reparto di Pediatria dell’Ospedale Civile di Venezia. I
l gruppo si è ampliato settimana dopo settimana, e con Ornella e Selena sono affluite persone di ogni età: la più giovane è una bambina di 7 anni e la più anziana è invece la scoppiettante signora Vilma, nata nel 1933. Molte delle ragazze più giovani hanno imparato a lavorare ad uncinetto proprio agli incontri del sabato pomeriggio tra le ore 16 e le 17, orario in cui il gruppo si trova per qualche chiacchera e tanto lavoro. Camilla, Emily e Maria, rispettivamente di 12, 13 e 11 anni hanno aderito al gruppo «perché è una nuova esperienza e per passare assieme del tempo». Emily sapeva già lavorare a uncinetto, mentre le altre due hanno imparato dalle donne più mature. Vilma, ad esempio, non sa usare l’uncinetto e quindi lavora a maglia: «Mi piace stare in compagnia, discutere, anche se sono anziana, ho 85 anni, ma c’è sempre da imparare dalla vita. Sono nata con la guerra e non c’erano tutte queste belle iniziative quando ero giovane. Vengo qui con mia figlia che mi accompagna». L’iniziativa è a buon punto, ma servono sempre mani nuove per lavorare a uncinetto, per chi fosse interessato a partecipare, in qualunque forma, anche lavorando a casa e poi portando i quadrati di tessuto già completati, le porte sono aperte. Per informazioni e per adesioni contattare il gruppo Facebook “Il Filo dell’Amicizia”.
Maria Giovanna Romanelli