In barca a remi. In laguna senza altre imbarcazioni intorno. Con i tre figli a bordo. Si può? No rispondono i Carabinieri. Ma, fatte varie altre verifiche, la risposta non è univoca. Interpretare le limitazioni del decreto che impone agli italiani di stare a casa non è facile. E se in casa ci sono tre bimbi piccoli, diventa complicato tenerli chiusi tra quattro mura per tutto il giorno.
È per questo che Marco (il nome è di fantasia) mercoledì scorso ha pensato di prendere la barca a remi e vogare in laguna con i tre figli a bordo. Ma è stato fermato dai Carabinieri. Uscire per una breve passeggiata si può. Fare movimento fisico anche. Ma tre bambini a bordo sono troppi: così non si rispettano le distanze. “Ma sono i miei figli. A casa mica si riesce a stare a un metro di distanza”, obietta. In ogni caso, una volta rientrato dopo la gita a metà, Marco prova a vederci più chiaro e contatta sia il comando dei Carabinieri di San Zaccaria sia il comando dei Vigili Urbani.
Le risposte però sono state diverse. Per i primi non si può proprio, è consentito solo fare un breve giro a piedi intorno a casa. Questo perché se dovesse capitare qualcosa si dovrebbe attivare la macchina dei soccorsi con il rischio che qualcuno si infetti. Per i vigili invece si può andare in barca, considerando l’uscita a remi come attività motoria. Ma da soli o a massimo con un’altra persona. Non con i tre figli? E se ne porto uno, gli altri mentre la mamma lavora con chi stanno? chiede Marco. Risposta: con la baby Sitter. “Ma così faccio entrare in casa un’estranea, che potrebbe portare il virus…”.
Nel frattempo è arrivata la posizione della Capitaneria di Porto che dovrebbe essere quella definitiva. Si alle barche a remi in laguna ma da soli, al massimo con un’altra persona. Ed evitando ogni occasione di assembramento. Tre figli piccoli, insomma, non sono contemplati dalla norma. E nemmeno dal buon senso.