L’Ottocento. Un periodo storico in cui le donne erano private di quella visibilità che soltanto l’esibizione pubblica può offrire. Tante, forse troppe, le pressioni esercitate su di loro all’epoca: dal matrimonio alla maternità, all’occuparsi della casa, tanto che comparire davanti ad un pubblico di uditori non era solitamente concesso. Basti ricordare come a quei tempi, al Conservatorio di Parigi, nonostante fosse misto sin dalla sua nascita, alle donne era permesso di accedere esclusivamente ai corsi teorici, vocali e di pianoforte, diventato il principale strumento espressivo della loro creatività. Inoltre, prima di veder assegnato un premier prix de Rome ad una donna (in ex aequo col compositore Delvincourt), si è dovuto attendere il 1913, con Lili Boulanger. In un contesto come questo, esiste tuttavia un corpus femminile importante. E che, artisticamente parlando, merita di essere riscoperto e valorizzato anche nel nostro presente.
Quello del Palazzetto Bru Zane è un omaggio a loro. Alle donne che hanno attraversato l’Ottocento, come la più celebre mezzosoprano dell’epoca e prima interprete di diverse opere di Meyerbeer e Saint-Saëns, nonché autrice feconda ed esigente: la francese Pauline Viardot. In occasione della Giornata internazionale della donna, il Centro di musica romantica francese della città lagunare proporrà al pubblico un concerto on line dedicato proprio a colei che Alfred de Musset descrisse come un’artista «dal timbro chiaro, sonoro, ardito. Quell’emissione tipicamente spagnola che ha qualcosa di rude e di dolce al tempo stesso».
In linea con gran parte delle compositrici dell’epoca, Viardot si limitò principalmente alla mélodie (sperimentandone tutti i filoni di quella romantica). Ma la varietà delle poesie da lei musicate e la padronanza tecnica della sua voce superano i confini di questo genere musicale. Registrato al Palazzetto, il concerto di lunedì sarà trasmesso su www.bru-zane.com (prenotazione gratuita su Eventbrite) alle 21 e poi inserito su Bru Zane Replay per essere rivisto in qualsiasi momento, comodamente da casa. Interpreti del fitto programma formato da mélodies ed arie d’opera composte da e per Pauline Viardot, Aude Extrémo – che ha studiato al Conservatorio di Bordeaux – ed Etienne Manchon, nominato “miglior strumentista” del 2017 al festival jazz a Oléron.
Marta Gasparon