Creazione di posti di lavoro nel Comune, ripopolamento del centro storico e creazione di una comunità resiliente e sostenibile. Sono le proposte lanciate da Marco Vidal e Giovanni Alliata di Montereale, che da poco tempo hanno lanciato Bottega Cini, spazio commerciale a San Vio, a pochi passi dal ponte dell’Accademia di Venezia. Il tutto in una logica di economia e cultura sostenibili.
In occasione dell’anniversario dei 1600 anni di Venezia, Vidal e Alliata offrono una proposta di modello d’impresa sostenibile ed etico che guarda profondamente al futuro della città. Venezia, un gioiello culturale e commerciale, una città tanto unica quanto fragile, che necessita salvaguardia ambientale e rilancio verso il futuro. Un quadro di partenza delicato quello della città con problematiche ambientali e sociali che ne minano la sopravvivenza. Flussi insostenibili di turismo di massa, spopolamento dei residenti, ingenti costi per la manutenzione del patrimonio architettonico, crisi del mondo artigiano, declino industriale in terraferma e importanti sfide ambientali, questi i punti cruciali da risanare per rilanciare la città.
In quest’ottica di rilancio si sviluppa “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”, un progetto fondato su una serie di linee di intervento volte a risolvere le problematiche sopracitate in una prospettiva di futuro sostenibile. Gli interventi primari riguardano la creazione di posti di lavoro nel Comune, il ripopolamento del centro storico e la creazione di una comunità resiliente e sostenibile. Potrebbero essere a questo scopo impiegate energie alternative in terraferma – con conseguente recupero di Porto Marghera – agevolati i servizi per i cittadini, contrastate le attività illegali di contraffazione dell’artigianato e rilanciata l’offerta formativa su un piano di educazione sostenibile. (G.T.)