Inizieranno il prossimo 17 giugno i lavori di restauro al sottotetto e al soffitto della chiesa-santuario di Santa Maria Assunta di Borbiago, di cui è parroco don Carlo Gusso, possibili grazie ai fondi Cei dell’8xmille per gli edifici di culto.
L’intervento, di cui è direttore dei lavori e responsabile per la sicurezza l’architetto Fabiano Pasqualetto, si era reso necessario per via di infiltrazioni dal tetto che avevano creato danni al soffitto, provocando anni addietro due distacchi di parti di intonaco in posizioni opposte.
Per prima cosa l’area era subito stata messa in sicurezza coprendo il soffitto a 40 cm con una rete di protezione orizzontale, così da trattenere eventuali altri distaccamenti, permettendo l’uso della chiesa ai fedeli. Individuato il problema, due anni fa si era provveduto a riparare e sanare il tetto con operazioni veloci e mirate, ma subito ci si era resi conto che serviva intervenire sul sottotetto e sul soffitto della chiesa per un lavoro dal costo complessivo 200 mila euro.
Fondi 8xmille per 130mila euro. «La parrocchia però non aveva le risorse necessarie per affrontare tale spesa e con l’ufficio diocesano e l’architetto Manuela Barausse è quindi stata presentata domanda per ottenere i fondi dell’8xmille destinati all’edilizia di culto» spiega don Fabrizio Favaro, Vicario episcopale per gli affari economici. Poco dopo è arrivato il contributo Cei di 130 mila euro, pari al 70% dell’intera spesa. «La cifra rimanente restava a carico della parrocchia, ed è stata data in prestito senza interessi dalla Chiesa di Santo Stefano di Venezia». Ora che i finanziamenti sono stati trovati, la ditta Ducale Restauro sarà impegnata a lavorare sul sottotetto e sul soffitto per circa cinque mesi.
Prima di tutto verrà rimossa la rete precedentemente applicata e verranno installate le impalcature a due metri dal soffitto. Su questo si provvederà ad applicare un bendaggio di sostegno e protezione delle parti di intonaco in pericolo di caduta, a cui seguirà una puntellazione generale.
La prima fase effettiva del lavoro vedrà gli operai all’opera nel sottotetto per avviare un rinforzo strutturale. Nella seconda fase dell’intervento gli operai si concentreranno sul soffitto che copre l’intera aula della chiesa.
II soffitto della chiesa è semplice e non presenta decorazioni, ad eccezione della parte centrale occupata da una grande tela ad olio di 11 x 4 metri che ritrae la Beata Vergine che consegna lo scapolare a San Simone Stock, opera di Gaspare Tiziani eseguita tra il 1728 ed il 1731. «Proprio quest’opera infine verrà messa in sicurezza e spolverata» dice l’architetto, spiegando che verrà svolta anche una verifica dello stato conservativo della struttura lignea portante del dipinto.
Un contributo fondamentale. «In Diocesi abbiamo deciso si destinare tutti i fondi dell’8×1000 per gli interventi di manutenzione delle chiese e dei patronati e non per la Curia. – spiega don Fabrizio Favaro -. Il contributo dell’8xmille è fondamentale: senza non potremmo aprire nessun cantiere perché le parrocchie difficilmente hanno risorse per farlo in modo autonomo. Ogni anno realizziamo adeguamenti importanti nel rifacimento dei campi sportivi e delle aule del catechismo. Se venisse meno il contributo, vorrebbe dire privare le persone degli ambienti che le parrocchie mettono a diposizione».
In estate partirà un intervento a Torcello. Tra gli altri interventi finanziati con l’8xmille verso metà estate partirà un grosso lavoro, diretto dall’architetto Paolo Tocchi, sul tetto della chiesa di Santa Maria Assunta a Torcello, che vede un impegno economico di 600 mila euro, di cui 450 saranno coperti dall’8×1000, mentre il resto dovrà essere coperto dalla rettoria di Santa Maria Assunta. «Stiamo facendo le gare di appalto per vedere chi seguirà i lavori – conclude don Fabrizio -. Per ora faremo solo metà del tetto con i soldi stanziati dalla Cei perché al momento non siamo in grado di coprire la restante parte».
Francesca Catalano