Nella parola “accoglienza” è racchiuso l’intero senso dell’attività che dalla scorsa settimana è tornata ad essere svolta dai volontari negli ambulatori di Oncologia ed Ematologia dell’ospedale Civile di Venezia e di Oncologia all’Angelo di Mestre. Cosa che nella città d’acqua già avviene da alcuni mesi presso l’ambulatorio di Senologia e nell’Hospice del Fatebenefratelli.
A raccontarlo sono Teresa Baldi Guarinoni e Nicoletta Oniga, rispettivamente presidente e vicepresidente di Avapo Venezia, spiegando come da un lato venga garantito agli utenti un piccolo servizio di ristoro, mentre dall’altro sia messa in campo una vicinanza umana preziosa. «Le persone vengono aiutate nell’orientarsi – dicono – anche perché a volte si tratta di pazienti non accompagnati. Il fatto di essere lì, insieme a loro, porta a scambiare una parola. Certo, poi sta alla nostra sensibilità capire chi ha voglia di parlare e chi invece sente la necessità di rimanere in silenzio». Di notizie positive ce ne sono altre: una su tutte, il successo qualche settimana fa dell’ultima edizione della “Fondamenta bianca” – evento destinato a raccogliere fondi per sostenere le attività dell’associazione lagunare, coinvolgendo bar e ristoranti della Fondamenta della Misericordia, degli Ormesini, de le Capuzine e di rio Morto – che quest’anno ha portato a raccogliere oltre 15mila euro. I timori della vigilia da parte di coloro che tanto hanno fatto per organizzare al meglio la serata (in primis Giovanna Moretti), a causa del meteo incerto si sono fortunatamente tramutati in gioia e sorrisi. Dopo due appuntamenti virtuali causa pandemia, c’è attesa anche per la “Camminata rosa” che il prossimo 16 ottobre tornerà in presenza, riunendo i sostenitori di tutta Italia per una passeggiata in città che prevederà anche toccanti momenti di solidarietà. Un evento che, organizzato dal gruppo delle Pink Lioness in Venice, donne operate di tumore al seno che pagaiano in dragon boat, tradizionalmente arriva a riunire circa 800 partecipanti. «Partiremo dalla stazione ferroviaria Santa Lucia per poi attraversare la Strada Nova. Passeremo per campo San Bortolo, via XXII Marzo e ponte dell’Accademia, con arrivo alla basilica della Salute, dove sulla sua scalinata si esibirà la Big Vocal Orchestra», illustra Oniga, soffermandosi anche sul progetto “Punto e a capo”.
Un corso di ricamo da lei definito «terapeutico», avviato alle soglie dello scoppio dell’emergenza sanitaria e aperto non solo alle pazienti oncologiche, ma anche ai loro familiari. Una sorta di terapia di gruppo che ripartirà a ottobre, con lezioni una volta alla settimana, proseguendo fino a maggio 2023. «Per via del Covid è saltata l’esposizione delle belle opere realizzate dalle partecipanti. Vorremmo recuperarla al termine del prossimo corso». Affiancato – tra le altre cose – da quello di qi gong e di ginnastica riabilitativa. C’è ancora incertezza, invece, in merito all’avvio del corso per i nuovi volontari, chiamati a prendere parte anche ad un periodo di tirocinio che nei mesi passati il virus ha costretto allo stop. «Attenderemo ottobre – precisa la vicepresidente – per capire l’andamento della pandemia». Tra le novità spicca pure la firma di una convenzione fra Avapo Venezia ed Ulss 3, attraverso la quale le tre psicologhe-psicoterapeute dell’associazione potranno operare ufficialmente nei reparti dell’ospedale Civile, offrendo supporto ai pazienti oncologici. Lo evidenzia Baldi Guarinoni che ricorda come i volontari attuali siano un centinaio, una cinquantina dei quali hanno donato circa 2mila ore – da marzo 2021, per un anno, mentre le altre attività erano sospese – attraverso la loro presenza al punto vaccinale del Civile. «Un periodo prezioso per ricordare agli altri che ci siamo e possiamo essere utili. Anche perché le interruzioni non giovano alle associazioni: tendono a demotivare. In questo modo – conclude Oniga – abbiamo potuto mantenere saldi i rapporti umani e farci conoscere meglio anche tra i medici e gli infermieri degli altri reparti».
Marta Gasparon