Dopo un importante restauro, durato un anno, dal 24 maggio la Fondazione dell’Albero d’Oro, nella ricorrenza dei 1600 anni dalla fondazione della città, rende omaggio alla Serenissima aprendo per la prima volta al pubblico Palazzo Vendramin Grimani, con visite guidate gratuite già prenotabili online.
In programma la produzione di molteplici eventi artistici e culturali che renderanno il palazzo un vero e proprio spazio di ricerca e di scambio aperto al mondo. Il prestigioso edificio cinquecentesco, dimora nel ’700 del doge Pietro Grimani, sarà visitabile attraverso un percorso espositivo che racconta il palazzo e la storia delle famiglie che l’hanno abitato.
Il racconto delle collezioni d’arte iniziate proprio dalla famiglia del doge Grimani, includerà un primo eccezionale nucleo di dipinti appartenuti al palazzo tra cui “Ritratto di Andrea Contarini” di Domenico Tintoretto, “Imeneo” di Sebastiano Ricci e “Ritratto di Maria Dolfin” di Francesco Montemezzano. Nel percorso, che si snoda tra arazzi e arredi, c’è spazio anche per il contemporaneo, come gli acquerelli del pittore francese Yvan Salomone (Saint-Malo, 1957), giunti in prestito da collezioni private.
Inoltre, la mostra sarà arricchita dalle fotografie inedite dell’artista Patrick Tourneboeuf (Parigi, 1966), commissionate per l’occasione dalla Fondazione per raccontare attraverso l’occhio dell’architetto e fotografo francese l’evoluzione del palazzo prima e dopo i restauri. Questo lavoro costituisce la prima commissione della Fondazione dell’Albero d’Oro che nel tempo costruirà la propria collezione.
L’androne al piano terra ospiterà infine il progetto fotografico “Invisibilia” dell’artista veneziano Ugo Carmeni, rilettura in termini macroscopici di alcuni piccoli elementi formali di rilievo posti a decorazione della facciata cinquecentesca di Palazzo Vendramin Grimani, individuati e ripresi durante i lavori di restauro. Palazzo Vendramin Grimani torna quindi a vivere grazie alla Fondazione dell’Albero d’Oro, istituzione culturale nata nel 2019 per volontà di un gruppo di imprenditori e professionisti, veneziani e francesi, appassionati di cultura e fortemente legati a Venezia. Oltre che raffinati collezionisti, i Grimani dell’Albero d’Oro furono importanti committenti.
Il programma culturale. La Fondazione dell’Albero d’Oro si propone, attraverso un futuro progetto espositivo, di ricomporre buona parte delle collezioni disperse e promuovere una programmazione culturale di carattere internazionale che sarà annunciata entro l’autunno, che consterà in residenze, workshop, incontri, concerti, mostre ma anche borse di studio, premi e progetti multidisciplinari. Il terzo piano del palazzo invece, dove sono ancora in corso i lavori di ristrutturazione che dureranno fino al 2023, sarà adibito a foresteria e ad area di lavoro. Così la fondazione ha deciso di destinare il palazzo totalmente alla cultura e all’arte, riprendendo lo spirito che lo animava secoli fa. In attesa dell’apertura al pubblico è già possibile prenotare online le visite guidate gratuite in programma tutti i giorni dal 24 maggio al 6 giugno sul sito www.ticketlandia.com/m/fondazione_alberodoro, oppure mandando una mail all’indirizzo info@fondazionealberodoro.org. Ogni giorno saranno previste quattro visite guidate, della durata di 45 minuti ciascuna, con partenza alle 10, 11.30, 14 e 15.30. Dal 7 giugno invece il palazzo resterà aperto al pubblico sempre su prenotazione e con visita guidata dal giovedì alla domenica. (F.C.)