La Biblioteca di San Francesco della Vigna ne conserva ben ventimila. I più antichi risalgono agli inizi del XVII secolo e, tutti, sono una chiara testimonianza della grande devozione popolare attraverso i secoli: sono i santini, quelle immaginette dei santi che in origine venivano illustrate su pergamena e, in tempi più recenti, su carta.
La collezione, così vasta nei numeri e nelle epoche, è il frutto della paziente raccolta fatta da padre Anacleto Sasso, vicentino (1926-1998), bibliofilo che fu tra l’altro direttore della Libreria Internazionale Editrice Francescana (Lief). «Alla sua morte qui alla Biblioteca del convento giunsero i suoi libri antichi che costituiscono il Fondo che porta il suo nome. E poi i santini, conservati in decine di scatoloni», ricorda il direttore della Biblioteca di San Francesco della Vigna p. Rino Sgarbossa. «Da tempo ci chiedevamo come valorizzarli. Sono molto belli, soprattutto quelli ottocenteschi. Hanno un valore non solo di testimonianza della devozione popolare, ma anche storico, artistico, tecnico, spirituale. Per questo abbiamo pensato ad una mostra: l’occasione viene anche dal fatto che si festeggiano gli 800 anni della realizzazione del primo presepio vivente da parte di san Francesco d’Assisi a Greccio e tanti di questi santini sono dedicati proprio al tema della Natività».
La mostra si intitola infatti “Gloria in excelsis Deo. Il Natale nei santini d’epoca” e sarà aperta dal 3 dicembre al 6 gennaio 2024 (tutti i giorni dalle 11 alle 17) presso la Biblioteca di San Francesco della Vigna.
La mostra si struttura su 10 tavoli tematici ognuno contenente 18 santini “cartacei” del XIX e XX sec. «Al centro di ogni tavolo un testo didascalico nel quale è incastonato un santino stampato su pergamena e colorato a mano (risalente ai secoli XVI-XVII). Alcuni cartelloni didascalici introdurranno alla mostra. Abbiamo preferito un percorso tematico, anziché cronologico per facilitare l’approccio di tutti i visitatori», spiega ancora il frate francescano che nell’allestimento della mostra è stato affiancato da Yeshihareg La Ragione, Linda Manzelle, Anna Gigoli, con la consulenza scientifica di Ester Brunet, Agnese Chiari e Silvia Pugliese. Ad Elena Boaga è stata affidata la catalogazione bibliografica: «Non esiste un protocollo per la catalogazione dei santini, per cui ne è stato elaborato uno, estremamente scientifico e rigoroso». È stato poi realizzato un catalogo della mostra, che in questo caso ha soprattutto un fine divulgativo: «È questo il criterio che ci ha guidati anche nel realizzare la mostra, perché – spiega padre Sgarbossa – volevamo che fosse il più possibile accessibile a tutti».
Proprio perché oggetto di culto popolare, nei contenuti i santini erano contraddistinti da grande semplificazione, «per motivi di spazio e per rendere il messaggio religioso facilmente comprensibile. Per questo motivo, si può affermare che i santini sono stati una tipologia di arte molto vicina alle persone; una forma di arte che ha formato la spiritualità e la vita dei fedeli».
Serena Spinazzi Lucchesi
Nel periodo della mostra sono previste tre conferenze che svilupperanno la tematica del presepe e della Natività nell’arte e nella spiritualità. Il 5 dicembre (ore 18) si terrà la conferenza “Essere Madre: le Madonne col Bambino nella chiesa di San Francesco della Vigna” con Ester Brunet; il 14 dicembre (ore 17,30) si terrà la conferenza “Greccio 1223-2023” con fra Cesare Vaiani; il 19 dicembre (ore 17,30) “Il presepio nella spiritualità domenicana”, con fra Adriano Cavallo.
La mostra “Gloria in excelsis Deo. Il Natale nei santini d’epoca” sarà aperta dal 3 dicembre al 6 gennaio 2024 (tutti i giorni dalle 11 alle 17) presso la Biblioteca di San Francesco della Vigna.