“Parché Venexia xè un pesse e Rialto el so cuor e col se ferma Venexia mor”. I Ground Zero invitano i veneziani a far sentire la loro voce, il prossimo 11 settembre, cantando in coro questo ritornello, centro di una canzone che Andrea Vio, bassista della rock band veneziana, definisce “la colonna sonora della protesta”. Perché proprio lui – musicista per passione e da quarant’anni pescivendolo di professione al mercato di Rialto – uno dei luoghi simbolo della città lagunare l’ha visto trasformarsi con i propri occhi. E non in meglio. «Il nostro mercato, un tempo, era uno splendore. C’erano tanti banchetti di pesce, fiori, frutta e verdura. Ora è un deserto», commenta Vio, sottolineando come i supermercati e i grandi centri commerciali fuori Venezia, uniti ad un progressivo spopolamento della città, abbiano inevitabilmente modificato le dinamiche del mercato. Se fino a qualche anno fa la sua clientela era caratterizzata da un buon numero di giovani famiglie, a far la spesa – ora – sono soprattutto gli over 60 che acquistano quel poco che basta, specialmente il sabato. Ma non è sufficiente, come lo stesso Vio ammette con una punta d’amarezza.
«Ci troviamo in una città al servizio del turista – afferma – e contro il residente. Il giovane che vuole metter su famiglia deve avere la possibilità di farlo qui. Perché, come dice la nostra canzone, qui dobbiamo “nasser, abitar e anca morir”». E il brano scritto dai Ground Zero “Venexia xè un pesse” vuole essere un messaggio chiaro per l’amministrazione comunale, affinché attui azioni concrete volte alla tutela di un luogo che i veneziani non vogliono perdere. Veneziani (di tutte le età) che proprio martedì prossimo, alle 16, presentandosi in Pescheria potranno partecipare al coro da stadio che apparirà nel videoclip della nuova canzone dei Ground Zero in cui sono raccontate le bellezze di Rialto e del tessuto veneziano che bisogna mantenere vive e valorizzare. «D’altronde – conclude Vio – se io fossi un turista vorrei ammirare la bellezza della tipicità veneziana».
Marta Gasparon