Si è svolta domenica mattina in Campo Secchi, ai piedi del ponte di Santa Marta, la cerimonia in ricordo delle vittime del bombardamento del 21 marzo 1945 al porto di Venezia e a Santa Marta. L’incontro, organizzato ogni anno dal Gruppo Anziani La Gondola, con Iveser e con la Municipalità di Venezia, vuole ricordare il triste episodio dell’attacco aereo degli Alleati contro il porto di Venezia e le sue infrastrutture: fu questa l’unica operazione di bombardamento aereo da parte degli Alleati su Venezia. L’operazione denominata Bowler (bombetta) fu pianificata con estrema precisione, perché non si voleva danneggiare il prezioso patrimonio artistico e architettonico della città. Una precisione, però, che non risparmiò la vita una ventina di abitanti della zona.
L’attacco provocò l’affondamento di due navi mercangili, un naviglio di scorta, altre imbarcazioni minori, furono distrutti cinque magazzini portuali, un deposito di mine navali dell’Asse (che lasciò un cratere del diametro di 90 metri sulle banchine) e varie infrastrutture portuali. Alla cerimonia di ieri erano presenti il Presidente della Municipalità di Venezia Marco Borghi, don Cesare Maddalena in rappresentanza delle parrocchie di Dorsoduro, e il Consigliere Comunale Giovanni Andrea Martini.