È stato inaugurato lunedì 18 dicembre a Murano un presepe costituito da mattonelle all’uncinetto, nell’ambito dell’iniziativa “Un presepe per Murano”.
L’opera è stata posta su un pannello di 6 metri quadrati sulla parete della chiesa di San Pietro Martire ed è stata realizzata in due mesi da un gruppo di 25 donne che fanno parte di “Noi legate da un filo”. Il gruppo, attivo da 5 anni, in passato ha tenuto delle lezioni di uncinetto base e avanzato e ha lavorato per iniziative di beneficenza, tra cui la realizzazione di alcune coperte per il reparto pediatrico dell’ospedale di Padova. «Ci siamo ispirate alle opere sorte in varie città d’Italia e in particolar modo all’albero esposto in via Garibaldi dall’associazione Un Filo che Unisce – racconta Serena Sabina, presidente del gruppo – e, dopo aver cercato il disegno, lo abbiamo diviso in più parti costituite da 50 quadratini, assegnandole a ciascuna delle socie. Abbiamo messo a disposizione il materiale necessario per la lavorazione delle mattonelle anche per altre signore di Murano esterne al gruppo».
“Noi legate da un filo” è un gruppo interno al Noi del patronato, a sua volta affiliato all’Associazione Nazionale Oratori e Circoli Noi, e per il prossimo anno progetta di collaborare con l’associazione “Viva Vittoria” per un’iniziativa volta a dare vita nelle piazze italiane a delle coperte di mattonelle all’uncinetto che saranno poi donate alle strutture dove sono ospitate le donne vittime di violenza.
Il Noi di Murano organizza ogni anno in patronato varie iniziative per la cittadinanza tra cui la festa per San Martino e un’altra per il 25 aprile in occasione del Bòcolo. Collabora inoltre per la preparazione della festa campestre di luglio della parrocchia, quest’ultima riproposta ormai da più di 70 anni. Il gruppo si occupa anche di aprire il patronato per i ragazzi e le famiglie e di curare l’ampio spazio verde della parrocchia: «È il fiore all’occhiello di Murano – racconta Serena Sabina – con un’area di 4000 metri quadrati in cui i ragazzi possono giocare e in cui si possono realizzare barbecue. È un’opportunità anche per campi e uscite degli scout dell’Agesci di altre regioni».
Camilla Pustetto